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Napoli, crisi totale: 5a sconfitta in un mese. Gattuso: “Non si va avanti così”

A Granada il Napoli ha subito l’undicesima sconfitta stagionale, la quinta nell’ultimo mese. In poche settimane sono svaniti due obiettivi stagionali e ora gli azzurri rischiano grosso anche in Europa League. Il Napoli è fisicamente a pezzi (ci sono 10 indisponibili) ma anche mentalmente, come ha confermato Gattuso: “Ci deprimiamo troppo dopo un errore”.
A cura di Alessio Morra
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Il trend è negativo. A Granada il Napoli ha incassato l'undicesima sconfitta stagionale, sono un'enormità per una squadra che ha o forse aveva grandi ambizioni. Pochi giorni fa in casa i partenopei sono riusciti a battere la Juventus, ma in queste ultime tre settimane, tra una polemica e l'altra, tra una discussione sul futuro di Gattuso e quella di Giuntoli, il Napoli ha bruciato quasi completamente la sua stagione. Persa la Supercoppa, con la Juve, svanita la Coppa Italia, eliminazione in semifinale con l'Atalanta, i partenopei (quinti in Serie A e attesi dal match con l'Atalanta) vedono piuttosto vicina anche l'eliminazione dall'Europa League, dopo il 2-0 subito in Spagna.

Gattuso ha delle attenuanti, a Granada è andato con soli 13 giocatori, ne ha aggregati tanti dalla Primavera, però forse non è un caso che il Napoli abbia così tanti infortunati. In troppi hanno tirato la carretta e ora pagano le conseguenze. Ma dopo tanti mesi di lavoro la squadra partenopea continua a essere troppo altalenante e non riesce ad avere un'identità.

Il (non) gioco del Napoli

Il gioco offensivo in queste ultime settimane è stato praticamente nullo, l'unico che ha verve è Lozano, ma ora è fuori per un infortunio muscolare e le squadre che affrontano il Napoli non fanno troppa fatica a leggere il gioco di Gattuso, che si è arroccato contro la Juventus e nella semifinale d'andata con buoni esiti, ma ha cercato di fare la stessa cosa contro Atalanta nella semifinale di ritorno e il Granada e questa tattica estremamente difensiva è stata fallimentare.

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I blackout del Napoli

La cosa che stupisce sono i due gol subiti in tre minuti nel primo tempo. Più o meno è successa la stessa cosa nelle sconfitte di Verona, Bergamo (in Coppa Italia) e Genova. Anche in quei tre match il Napoli ha incassato un uno – due tremendo. Subito il primo gol l'argine si rompe, la squadra non riesce a reagire mentalmente e ne prende un altro. A Verona i due gol che hanno deciso l'incontro sono arrivati a distanza di un quattordici minuti, a Marassi con il Genoa Pandev tra l'11' e il 26′ ha realizzato una doppietta, mentre l'Atalanta in sei minuti nel primo tempo ha ipotecato la finale segnando due gol.

Fisicamente il Napoli è a pezzi, ma lo è pure mentalmente. Gattuso dopo il match con il Granada ha detto:

Oggi siamo stati dei polli sui gol del Granada, ma noi ci deprimiamo troppo e dopo un errore ci pensiamo molto, e questo non va bene. Ma il problema sono anche gli infortunati, ho dieci infortunati non si va avanti così.

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