Napoli, De Laurentiis senza freni: “Gli stadi chiusi? Una grossa str****ta”
Primo giorno di ritiro a Castel di Sangro, e prime dichiarazioni ufficiali del presidente del Napoli. A margine dell'allenamento (con tanto di gol di Osimhen) della squadra di Rino Gattuso, Aurelio De Laurentiis è infatti tornato a parlare soffermandosi sul ritorno dei tifosi sugli spalti: "Mi auguro sia una grande apertura, poi quando verrà ne parleremo con Gravina – ha spiegato ai microfoni di Radio Kiss Kiss – Qui ci stiamo muovendo molto male a livello nazionale, il problema è che se io fossi stato nel governo avrei preteso che in entrata non sarebbe dovuto venire nessuno straniero, e viceversa non doveva uscire nessun italiano. Ci lamentiamo che tutti vanno alle Maldive, a Dubai, quando noi abbiamo le zone più belle del mondo che molto ignorantemente non conoscono. I soldi li dobbiamo lasciare a casa nostra".
L'attacco all'Uefa
Visibilmente contrariato dalla situazione, De Laurentiis ha poi polemizzato anche con il numero uno dell'Uefa: "In questo momento sono avvilito, non stuzzicato, si pensa solo a fare un assist a Ceferin, come se lui fosse il finanziatore di tutti i sistemi calcistici europei. Sono sorpreso da tutte le leghe, bisognerebbe che fossero più unite tra di loro. Non possiamo dire apriamo per fare un assist a Ceferin visto che ci sono i campionati europei, il tifoso è innanzitutto per i campionati nazionali. Se tieni gli stadi chiusi stai facendo un autogol a tutto il calcio italiano, stai offendendo milioni di tifosi che al voto potrebbero mandarti al diavolo. Bisogna fare attenzione a non sbagliare".
"Il prossimo campionato? Sarà una bella sfida tra Gattuso e Pirlo, ma abbiamo anche l'Inter che si è rafforzata, la Roma con una nuova proprietà, la Fiorentina al secondo anno cercherà di fare meglio, ma è inutile che spendiamo soldi e ci rafforziamo se poi ci fanno giocare a porte chiuse, è la più grossa stronzata del secolo – ha concluso De Laurentiis – Non è che perché io devo fare i campionati europei devo distruggere le altre squadre facendo tre partite a settimana. Nessuno alza mai la voce, la Uefa ha solo da perderci, dovrebbe essere al nostro servizio, invece sembra che noi siamo al servizio della Uefa".