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Nani, ci risiamo: l’ex di United e Lazio scoppia in lacrime in campo

L’esperto esterno offensivo portoghese, ex di Manchester United, Sporting e Lazio si è lasciato andare alle lacrime dopo un’espulsione. Nani che attualmente milita nell’Orlando City, non è nuovo a questo tipo di reazioni in campo e nello spogliatoio. Un precedente famoso risale ai tempi della sua militanza nei Red Devils.
A cura di Marco Beltrami
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Ci risiamo. Gli anni passano, eppure è difficile trattenere alcune emozioni. Ancora una volta Nani, si è lasciato andare alle lacrime in campo. L'ex di Manchester United e Lazio attualmente in forza agli americani dell'Orlando City, ha iniziato a piangere come un bambino prima di lasciare il campo dopo un'espulsione rimediata nella sfida contro il Columbus Crew. Non è la prima volta che l'esterno offensivo si fa prendere dallo sconforto sul terreno di gioco.

Perché Nani si è messo a piangere in Orlando City-Columbus Crew

Nella sfida tra l'Orlando City e il Columbus Crew, sul risultato di 2-0 per la squadra di casa, Nani ha rimediato un cartellino rosso. Dopo un intervento duro, il direttore di gara è stato richiamato al Var dai suoi collaboratori. Dopo aver rivisto il tackle dell'ex di United e Lazio sull'avversario, l'arbitro ha deciso di sanzionare Nani con l'espulsione. Il calciatore, con un look rivedibile con tanto di capelli viola, dapprima ha reagito con incredulità sottolineando di aver toccato il pallone e poi prima di abbandonare il terreno di gioco ha iniziato a piangere disperato. Per sua fortuna, l'Orlando è riuscito a portare a casa l'intera posta in palio vincendo 2-1.

Quando Nani pianse dopo il rosso contro il Real Madrid

Non è la prima volta che Nani si fa prendere dallo sconforto in campo. Un precedente famoso risale al 2013, in occasione di un match tra il suo Manchester United e il Real Madrid. L'allora 26enne fu espulso dall'arbitro turco Cuneyt Cakir con le merengues che riuscirono poi a portare a casa l'intera posta in palio in Champions. Lacrime a non finire per il giocatore che secondo quanto riportato all'epoca da una fonte al The Players Tribune era letteralmente inconsolabile anche dopo il match: "Era al telefono nello spogliatoio con qualcuno in Portogallo singhiozzando, chiedendo alla gente se pensavano che avesse fatto qualcosa di sbagliato".

Una situazione simile andò in scena negli spogliatoi dello United, quando fu il compagno Patrice Evra a consolarlo: "C'è stato un periodo in cui non stavo giocando bene. I fan non erano contenti di me e anche Ferguson. Sono andato da Pat  e ho iniziato a sfogare tutta la mia frustrazione. ‘Ho detto, ‘Pat, perché il mio duro lavoro non sta dando i suoi frutti? Pat, perché gli arbitri sono sempre contro di me? Pat, cambierò la situazione! So quanto sono forte! Glielo mostrerò!'. Pat si è seduto lì e ha ascoltato. Poi si è alzato, mi ha abbracciato e ha detto: ‘Lo so. Lo so. I tifosi ti ameranno di nuovo. Presto farai di nuovo gol. Sei uno dei migliori giocatori che ho visto, Nani. Non ho dubbi su questo.Circa una settimana dopo, ho segnato un gol incredibile contro il Chelsea".

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