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Nainggolan si dichiara innocente davanti al giudice, l’avvocato: “È un calciatore non un criminale”

Il centrocampista belga ha trascorso la notte in cella dopo l’arresto di ieri per traffico di droga e riciclaggio di denaro. Oggi ribadirà al giudice la versione raccontata alla polizia giudiziaria. Il suo legale: “Radja figura nel dossier dell’indagine, ma per ora non è stato accusato”.
A cura di Maurizio De Santis
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Radja Nainggolan ha trascorso la notte in cella e oggi comparirà dinanzi al giudice per ribadire estraneità alla vicenda nella quale è rimasto coinvolto: da ieri la polizia giudiziaria lo ha trattenuto in stato di fermo perché il suo nome è emerso in un'indagine condotta dalla procura di Bruxelles su traffico di droga e riciclaggio di denaro. Un fulmine che ha scosso il mondo del calcio, sia quello belga sia quello italiano per i trascorsi del calciatore.

L'inchiesta sul traffico di droga tra Anversa e Bruxelles

Quindici le persone arrestate al termine delle perquisizioni effettuate dagli inquirenti tra Anversa e la capitale belga. Diverse abitazioni (tra cui quella del calciatore) passate in rassegna alla ricerca di materiale probatorio. Circa 3 chili e 370 mila euro in contanti, oltre a 14 automobili sotto sequestro (anche la Smart Brabus di Radja) completano il bilancio dell'operazione.

La versione dell'avvocato di Nainggolan: "È un calciatore non un criminale"

"Il mio cliente – ha ammesso Omar Souidi, avvocato dell'ex centrocampista di Cagliari, Roma, Inter e Spal – nega formalmente il suo coinvolgimento nella vicenda. Il fatto che debba rispondere a domande sul caso del traffico di droga non significa che vi abbia a che fare. Radja figura nel dossier dell'indagine, ma per ora non è stato accusato. Adesso siamo in attesa delle decisioni del giudice istruttore. Nainggolan ha collaborato con la polizia senza problemi. Lui è un calciatore e non un criminale". 

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Sgomento e fiato sospeso anche da parte della società, il Lorekeren-Temse, che da poco lo aveva ingaggiato: "Non c'è molto da dire al riguardo se non che rispettiamo il principio di presunzione d'innocenza. Adesso ci concentriamo solo sulla partita contro l'Eupen, in occasione della quale Nainggolan non sarebbe stato comunque a disposizione". E innocente si è già dichiarato l'ex mediano che dovrà essere molto convincente affinché le autorità lo lascino andare fino a depennare la sua identità dal fascicolo dell'inchiesta.

L'ex dirigente Sabatini: "Non penso possa essersi macchiato di una cosa del genere"

Nainggolan nega tutto, a credergli è l'ex direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, che nell'intervista a Repubblica ha ammesso: "Non credo possa aver fatto qualcosa che meriti la galera. È un ragazzo sano, un po’ frivolo, magari…". E di frivolezze nella capitale ne ha fatte abbastanza da smuovere (anche) la pazienza del dirigente. "ricordo che faceva bisboccia con amici e tornava tardi la notte. Però in campo dava tutto e non ha mai saltato una partita. Se ti può dire qualche bugia te la dice e nessuno è mai riuscito a mettergli un freno. Ma da qui a essere un delinquente ce ne passa. E non penso che possa essersi macchiato di una reato del genere".

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