Nainggolan: “Il Coronavirus? Appena finisce l’isolamento faccio una bella serata delle mie”
L'emergenza Coronavirus ha chiuso in casa il calcio e tutti i suoi protagonisti. La clausura forzata non è ovviamente il massimo per chi è abituato a correre tutti i giorni dietro ad un pallone, ma Radja Nainggolan si è armato di pazienza e, come tutti i suoi colleghi, aspetta senza grandi problemi che il Covid-19 allenti la morsa e spenga la sua carica virale: "La reclusione la vivo serenamente – ha spiegato il centrocampista belga, in occasione di un ‘collegamento' con il canale Instagram del Cagliari – Aspettiamo notizie nuove per riprendere a giocare, penso sia quello che aspettiamo tutti. Siamo in attesa".
"Come passo le giornate? Gioco alla Playstation con i miei compagni. È l'unico sfogo che abbiamo, facciamo un po' di risate tutti insieme, cerchiamo di ammazzare il tempo. C’è gente che pulisce casa, che prova a fare lo chef ma io non sono tra questi. Ogni tanto faccio un po' di dj set anche per movimentare le giornate ma non è facile. A che ora vado a dormire? Non si può dire. Ovviamente cerchiamo di tenerci in forma. La società ci ha dato delle bici per fare del movimento a casa, ma sinceramente non è funzionale per il mio fisico. Però dobbiamo accontentarci. Il mio problema è che a casa non facevo mai nulla, ora invece sono obbligato ad allenarmi".
L'amore per la Sardegna
Rientrato a Cagliari nella scorsa estate, dopo la parentesi interista e l'arrivo di Antonio Conte a Milano, Radja Nainggolan ha confermato di avere un rapporto speciale con il club rossoblù e con la Sardegna: "Io mi sento molto sardo, quest'anno è un campionato importantissimo per la città con il Centenario. Abbiamo fatto una partenza incredibile e siamo ancora lì vicino ai migliori. Adesso vediamo cosa possiamo fare se il campionato riprende".
"Sono molto legato a questa terra, come sono legato in tutti i posti in cui sono stato. Il sardo? lo capisco e un po' lo parlo anche. Cosa farò quando finirà questa brutta situazione? Ho sempre detto che volevo giocare fino a 34 anni, ma adesso spero di giocare fino a 50 anni, perché stare 24 ore a casa non fa per me – ha concluso Nainggolan – Per me stare a casa è stranissimo, dopo un po’ diventa una noia assurda. Appena finisce la quarantena faccio una bella serata delle mie".