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Nainggolan alza la voce dopo Cagliari-Verona: “La gente critica me, ma si gioca in undici”

Radja Nainggolan non è uno che ama i giri di parole e le sue dichiarazioni ai microfoni di Sky nei confronti del Cagliari dopo la sconfitta interna contro il Verona di ieri ne sono la dimostrazione: “La gente mi critica, ma si gioca in undici. Ora c’è l’Inter, è difficile ma vogliamo salvarci”.
A cura di Vito Lamorte
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“Secondo me manca un po’ di personalità”. Radja Nainggolan è molto duro nei confronti del Cagliari dopo la sconfitta interna contro il Verona di ieri e questo non è un buon segnale per i sardi. Il numero 4 dei rossoblù ha parlato a modo suo ai microfoni di Sky dopo la gara persa per 2-0 contro gli scaligeri e dalle sue parole, unite alla mimica, non sono certamente confortanti per il gruppo di Leonardo Semplici: "È difficile, le partite diventano meno e i punti sono quelli. Vogliamo salvarci, il gruppo è unito, ma non è così facile. Ci puniscono col minimo, poi devi ripartire ed è difficile Mancano nove partite, ora hai l’Inter e te ne restano altre otto. Bisogna iniziare a fare punti”.

Il Cagliari di Leonardo Semplici ieri ha incassato la diciassettesima sconfitta stagionale in Serie A i sardi sono sempre al terzultimo posto della graduatoria, a -2 dal Torino e a -5 dallo Spezia. Quella di ieri poteva essere una gara di svolta per i rossoblù del presidente Giulini ma l'Hellas Verona di Ivan Juric non ha fatto sconti e ha complica ulteriormente il percorso dei sardi, che quest'anno è stato piuttosto turbolento. Il calendario dei sardi è uno dei più complessi perché dovrà affrontare ancora big come l'Inter, la Roma, il Napoli e il Milan oltre ai diversi scontri diretti che vedranno il Ninja & Co impegnati in casa con Parma, Fiorentina e Genoa e in trasferta a Udine e a Benevento.

A chi gli chiede quanta responsabilità si sente il belga ex Inter e Roma risponde così: "Io sono a disposizione dell’allenatore, ieri ho giocato davanti alla difesa. La gente mi critica perché dice che devo fare gol, tirare in porta, essere il leader. Ma si gioca in undici, eh. Se giocavo a tennis se la potevano prendere con me. Sono sereno, cerco di dare il contributo alla squadra, ma si gioca in undici”.

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