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Muratore dalla Juventus all’incubo del tumore: “Al risveglio dal coma ho pensato di smettere”

L’ex centrocampista della Juve Next Gen si allena a Vinovo dopo aver superato momenti difficili per le sue condizioni di salute. “Una volta ambivo ad arrivare in prima squadra, adesso sogno di tornare in campo”.
A cura di Maurizio De Santis
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Simone Muratore, ex centrocampista della Next Gen della Juventus.
Simone Muratore, ex centrocampista della Next Gen della Juventus.

Simone Muratore li ha definiti due anni difficili ma ad ascoltare il suo racconto si possono toccare con mano la sofferenza e la paura provati nel ricevere la diagnosi di tumore cerebrale benigno e affrontare la consapevolezza del percorso terapeutico necessario per cancellare quel male oscuro che s'era insinuato nella testa. A 25 anni la vita e la carriera hanno subito uno stop brusco: sono saltate all'improvviso e rimetterle assieme è stato come riattaccare parti di pellicola. Qualcosa s'è perso ma, per fortuna, la sua storia va avanti.

Adesso è svincolato ma la Juventus, che aveva svezzato il centrocampista nella culla della Next Gen, non lo ha dimenticato e gli ha teso una mano offrendogli la possibilità di allenarsi nel centro sportivo di Vinovo. Lì può rimettersi in forma e farsi trovare pronto per la prossima opportunità sportiva, riprendersi poco alla volta tutto quanto sembrava aver perso, riappropriarsi di quella parte di vita che aveva messo da parte.

L'ex bianconero con la maglia della Reggiana, a cui era stato ceduto in prestito dall'Atalanta.
L'ex bianconero con la maglia della Reggiana, a cui era stato ceduto in prestito dall'Atalanta.

"La determinazione è tanta – dice Muratore nell'intervista a Gazzetta.it – e spero di tornare a breve in condizione. Gli ultimi due anni per me sono stati difficili ma anche in quel brutto momento la Juve si è stretta intorno a me come una famiglia ed è stato molto importante".

A Torino gli era sembrato di toccare il cielo con un dito: Sarri gli regala la grande gioia della Champions concedendogli una manciata di minuti contro il Bayer Leverkusen (2019), in Serie A assaggia il campo in 4 occasioni nel 2020 (Lecce, Milan, Cagliari e Roma) poi viene ceduto all'Atalanta in un'operazione finita sotto la lente degli inquirenti per la questione delle plusvalenze sospette generate dai bianconeri. Con la maglia dei bergamaschi non disputerà nemmeno un match ma sarà spedito in prestito prima alla Reggina e poi ai portoghesi del Tondela. La sua storia di calciatore si ferma lì, in terra lusitana.

Muratore durante un match della Nazionale Under 21.
Muratore durante un match della Nazionale Under 21.

"Quando sono venuto a conoscenza della cosa – ha aggiunto Muratore – credevo che sarebbe stato uno stop temporaneo… come era accaduto anche per altri infortuni. Prima dell'operazione ero abbastanza tranquillo perché mi era stato spiegato tutto il percorso che mi attendeva". Poi qualcosa è andato storto ma per fortuna c'è stato il lieto fine. "L’operazione doveva durare 6-7 ore, invece è andata avanti per altre 3-4 in più. Quando mi sono svegliato dal coma e ho realizzato quale fosse la mia situazione ho pensato anche di dire addio al calcio".

Oggi Muratore è rinato, quel sogno che aveva chiuso a doppia mandata nel cassetto lo ha tirato di nuovo fuori. Ma sa che può fare solo un passo alla volta e non spingersi troppo oltre con la fantasia. "Una volta ambivo ad arrivare in prima squadra, adesso sogno di tornare in campo".

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