Moyes come Southgate a EURO 2020: fa entrare Noble per il rigore ma il capitano del West Ham sbaglia
I minuti finali di West Ham-Manchester United sono pronti per un film, un libro, una serie tv. Al London Stadium nella parte finale di uno dei match più attesi della quinta giornata della Premier League 2021-2022. Gli Hammers si erano portati in vantaggio con Benrahma ma la quarta rete in tre partite di Cristiano Ronaldo con la maglia dei Red Devils e la sfida, nonostante il tono agonistico e qualche buona occasione, sembrava potersi concludere con un punto per parte. Niente di più errato.
Al minuto 89′ Jesse Lingard, ex di turno che il West Ham ha fatto di tutto per riportare a Londra la scorsa sessione estiva e subentrato a Pogba pochi minuti prima, segna un gol strepitoso e dà il vantaggio al Manchester United: il jolly offensivo dei Red Devils era stato subissato di critiche dopo l'erroraccio commesso nei minuti di recupero del match di Champions League contro lo Young Boys che aveva regalata la rete della vittoria agli elvetici e si è tolto un gran peso dopo qualche giorno difficile. Gara chiusa? Nemmeno per sogno.
Al 92′ Luke Shaw colpisce in area di rigore con il braccio un cross dalla destra e dopo la revisone al VAR l'arbitro assegna il calcio di rigore al West Ham. David Moyes decide che per battere il penalty deve entrare Mark Noble, storico capitano degli Hammers e specialista dagli undici metri: il numero 16 viene buttato nella mischia al posto di Bowen e appena mette il piede in campo gli viene recapitato il pallone per il rigore. Noble prende la rincorsa e calcia alla sua destra ma David de Gea si allunga sulla sua sinistra e respinge il primo rigore dal 2016. Il risultato resta sul 2-1 e il Manchester United vola in testa agganciando il Liverpool a 13 punti.
La scelta di David Moyes ha ricordato quella fatta da Gareth Southgate nella finale di EURO 2020 tra Italia e Inghilterra, quando inserì Jadon Sancho al 120′ al posto di Kylie Walker per fargli calciare il penalty nella serie che valeva la coppa. Esattamente come in quel caso l'esito è stato lo stesso ma si tratta evidentemente di situazioni diverse. Sicuramente questi episodi dovrebbero far ripensare alcune scelte come quelle di far calciare un penalty ad una persona che fino a pochi istanti prima era in panchina e non ha la stessa tensione di quelli che mentalmente sono "dentro" al match in tutto e per tutto.