Moviola Roma-Juventus: giusto il rigore su Rabiot, Dzeko protesta per lo strattone di Chiellini
Gli episodi da moviola di Roma-Juventus capitano tra la mezzora e la fine del primo tempo. L'arbitro Di Bello assegna un calcio di rigore ai giallorossi per un fallo di mano commesso dal centrocampista bianconero, Rabiot. Il direttore di gara non ha alcun dubbio nella decisione ammonisce anche il francese che, nell'occasione, non ha nemmeno protestato. Il braccio largo, in posizione anomala e per nulla congrua rispetto al corpo e al movimento, ha di fatto ostruito la traiettoria del tiro che era stato scoccato da Jordan Veretout. A trasformare il penalty è stato lo stesso mediano dei capitolini.
Stessa valutazione da parte dell'arbitro anche in occasione del calcio di rigore assegnato alla Juve per un tocco di Pellegrini su passaggio di Cristiano Ronaldo in piena area di rigore. Anche in questo caso è evidente come il movimento dell'articolazione (larga rispetto al corpo) sia volontario.
Perché su Rabiot e Pellegrini è stato dato rigore e su Bonucci no? Una settimana fa fece discutere il tocco di braccio commesso dal difensore in occasione di una respinta ravvicinata di Bonazzoli. Capitò durante il match con la Sampdoria e la scelta di allora fece discutere ma rappresentò l'esempio più lampante della nuova linea adottata dagli arbitri. "I calciatori non sono pinguini", disse il designatore Nicola Rizzoli, lasciando chiaramente intendere un differente metro di giudizio nella valutazione di alcuni episodi. Nello specifico, se un giocatore ha un braccio lontano dal corpo per una questione di equilibrio e non si ravvisano estremi di volontarietà (movimento dell'arto verso il pallone o chiaramente di ostacolo all'azione avversaria) non è una caso da rigore. Differente invece quanto accaduto con Rabiot e Pellegrini, il cui tentativo goffo di contrapporsi al tiro è stato giudicato volontario.
Altro episodio che ha fatto discutere, la trattenuta di Chiellini su Dzeko lanciato in contropiede. I giallorossi hanno protestato chiedendo che il difensore fosse espulso perché ultimo uomo ma dalle immagini si nota come il contrasto sia reciproco e non così netta l'intenzione del capitano bianconero di atterrare il bosniaco. Anzi, per Di Bello è fallo di Dzeko che si aggrappa alla maglia dell'avversario.