Moviola Porto-Juventus: Cristiano Ronaldo chiede il rigore al 94′
Finale incandescente al Dragao di Oporto con la Juventus che prova il recupero di una partita in salita. La rete della speranza di Federico Chiesa accende gli animi, i bianconeri restano in pressione e spingono sull'acceleratore alla ricerca del pareggio. Nei minuti di recupero, quattro, c'è anche lo spazio per il classico episodio contestato: in area di rigore lusitana Cristiano Ronaldo viene braccato. Per il portoghese e per la Juventus si grida al calcio di rigore ma l'arbitro Del Cerro è di avviso differente.
Il direttore di gara non concede il penalty alla Juventus perché vede il contatto in area di rigore e valuta che non sia eccessivo a tal punto da dover fermare il gioco, considerarlo semplice episodio di gara. Tante le proteste da parte di Cr7 e compagni nella speranza che venisse dato il penalty del possibile 2-2 finale, ma nessun contrordine: la scelta dell'arbitro viene confermata e la gara finisce con il successo di misura, ma pesantissimo, del Porto in vista del ritorno a Torino.
Una partita che, episodio nel finale a parte, non ha destato altre proteste eclatanti, condotta con attenzione da parte di Del Cerro e giocata con rispetto e fair play dai giocatori in campo. Del Cerro dimostra polso ed equilibrio di giudizio come in occasione del contatto in area su Cristiano Ronaldo che si lascia cadere ma non portando l'arbitro all'errore. Con il VAR che tace e con il triplice fischio finale che sancisce la conclusione delle ostilità.
I soli ammoniti della partita sono tutti juventini, in totale quattro. Giuste le sanzioni dell'arbitro Del Cerro comminate a de Ligt, Danilo, Demiral e Alex Sandro. Danilo, già diffidato, salterà però il match di ritorno per squalifica. Manca forse nel primo tempo un cartellino a Zaidu per intervento più che rude su Federico Chiesa