Moviola Milan-Lazio: Di Bello e VAR protagonisti nei rigori su Rebic e Correa
Serata impegnativa per l'arbitro Di Bello a San Siro per Milan-Lazio. Già nel primo tempo, reso movimentato da due calci di rigore, uno per parte. Che hanno in parte delineato la gara di San Siro poi decisa da un gol nei minuti di recupero da parte di Theo Hernandez.
Il primo episodio chiave dopo un quarto d'ora di gioco. Rebic va al tiro in area di rigore biancoceleste ma viene affrontato in maniera spericolata da Patric, con un'entrata apparsa al limite già a velocità normale. L'arbitro Di Bello si affida comunque alla VAR review per decidere: valuta la possibilità di un tocco di mano del difensore laziale, ma la sanzione scatta per l'entrata in scivolata che si conclude con il contatto tra i due calciatori. Tiro dagli undici metri che Calahnoglu non sbaglia e Milan che si porta sul 2-0.
Permane qualche dubbio in più sul calcio di rigore assegnato alla Lazio dopo circa 10 minuti della ripresa. Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Correa cade a terra per effetto della marcatura ravvicinata di Kalulu. Anche in questo caso è necessaria una VAR review per arrivare ad una decisione. Che richiama l'arbitro Di Bello a rivedere l'accaduto. Il direttore di gara valuta con attenzione il contatto tra i piedi sinistri dei due calciatori e decide: Kalulu tocca quello di Correa e per il direttore di gara basta per essere punibile con la massima punizione. Pochi minuti più tardi lo stesso Correa verrà sostituito perché dolorante alla caviglia.
Corrette le valutazioni dell'arbitro nelle occasioni delle ammonizioni ai due allenatori. Il primo a prendersi il giallo è Simone Inzaghi che protesta in modo veemente contro il direttore di gara in occasione del rigore per la Lazio. Di Bello si avvicina e mostra il giallo, il tecnico capitolino si spiega e si scusa: "L'altro rigore l'avevi visto subito, questo no. Comunque ti chiedo scusa, allora se è rigore". Poco più tardi a finire sul taccuino c'è Stefano Pioli che protesta e rimedia un giallo.