Moviola Juventus-Benevento, Var e Abisso negano due rigori ai bianconeri
Due gli episodi da moviola di Juventus-Benevento sui casi da rigore che capitano in altrettanti momenti diversi della partita: il primo verso la fine del primo tempo, il secondo nella ripresa. In tutti e due i casi il protagonista è Foulon, difensore dei sanniti. Ma sarà il secondo episodio, abbastanza clamoroso, che solleverà le maggiori proteste da parte dei bianconeri. Quale? Si tratta di Chiesa che cade in area su intervento proprio di Foulon ma per il direttore di gara non ci sono gli estremi per concedere il penalty. Quanto all'altro, invece, succede in occasione di un cross effettuato da Dejan Kulusveski e che sembra deviato dal calciatore del Benevento col braccio. Il direttore di gara assegna il calcio di rigore ma è costretto a rivedere la propria decisione perché richiamato al Var dalla cabina di regia. Vediamoli entrambi nel dettaglio.
Chiesa cade in area su intervento di Foulon, Abisso lascia correre
La Juve chiede un rigore per un intervento di Foulon su Chiesa. Il difensore del Benevento è a terra e, considerato anche il movimento del corpo, prova a ostacolare l'avversario per fermarne la corsa. L'episodio si verifica all'altezza del vertice sinistro dell'area di rigore dei sanniti: l'esterno d'attacco bianconero è all'interno del perimetro quando viene affrontato in maniera abbastanza goffa dal calciatore giallorosso.
Per Abisso non ci sono gli estremi per concedere il penalty nonostante il difensore del Benevento sembri provocare la caduta dell'ex Viola appena entrato in area. Perché questa decisione da parte del direttore di gara e perché il Var non è intervenuto? Il rigore ci poteva stare ma l'arbitro – è la spiegazione ipotetica – deve aver valutato la dinamica dell'azione come non dolosa: in buona sostanza, non ha ritenuto fallo volontario quello di Foulon che, caduto, non è riuscito a frenare il movimento. Spiegazione che non convince affatto, il penalty ci poteva stare poiché a Chiesa è stato di fatto impedito il prosieguo della corsa verso la porta del Benevento. Abisso ha forse valutato come simulazione il movimento di Chiesa? Può darsi, in tal caso commette un errore ulteriore: avrebbe dovuto ammonire il calciatore. Altro quesito quello relativo al mancato intervento del Var. Se il direttore di gara – che ha sempre l'ultima parola al riguardo – si mostra deciso nella valutazione dell'episodio la decisione resta quella presa sul campo.
Il Var interviene, Abisso si corregge: non è rigore per la Juve
È il 35° minuto, la Juventus in pressione e in controllo del match. I bianconeri sono in proiezione offensiva alla ricerca della rete del vantaggio. Il Benevento si difende come può ma, a dieci minuti dalla fine della prima frazione, rischia di capitolare: c'è un cross effettuato da Kuluvesvki, la traiettoria della palla viene però stoppata – almeno questo è l'effetto che si ricava dalle immagini a velocità normale – da un braccio di Foulon. Non è così, perché la sfera lo colpirà su un fianco, col braccio attaccato al corpo e per nulla in posizione non congrua rispetto al movimento o al busto. Per l'arbitro però è calcio di rigore. C'è qualcosa che non va, come evidenziano le immagini viste dagli ufficiali in sede di analisi.
Cosa è successo e perché il direttore di gara ha cambiato idea revocando la massima punizione? Richiamato dal Var, il direttore di gara corregge la propria decisione: rivede la dinamica dell'azione alla moviola in campo e revoca la massima punizione ai padroni di casa.
Gol annullato a Cristiano Ronaldo: è in fuorigioco
Altro episodio da moviola, questa volta non c'è alcun bisogno dell'intervento del Var perché il direttore di gara si accorge subito dell'irregolarità. Al 38° del primo tempo Cristiano Ronaldo va in gol sfruttando un cross effettuato dalla sinistra da Kulusevski ma la rete di CR7 viene annullata a causa dell'evidente posizione di off-side del portoghese.
Montipò, mani fuori area: punizione giusta, non è ammonito
Al 44° del primo tempo il portiere del Benevento interviene in uscita bassa su Chiesa. Non commette alcun fallo ma nello slancio trascina la palla fuori area. Giusta la punizione concessa alla Juventus ma nei suoi confronti il direttore di gara non estrae il cartellino giallo.
Il motivo del mancato provvedimento? L'intervento inizia dentro l'area di rigore poi col corpo finisce fuori dal perimetro. Quindi non c'è alcuna volontarietà da parte dell'estremo difensore.