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Moviola Genoa-Lazio, Var decisivo sui rigori (anche quello non dato al Grifone)

Due gli episodi da moviola che hanno caratterizzato Genoa-Lazio. Nel primo caso l’arbitro assegna col Var un rigore al Grifone per il tocco di braccio di Lazzari. Nel secondo, invece, non va alla on-field-review e non dà penalty ai rossoblù che protestavano per un presunto fallo di Cataldi su cross di Masiello.
A cura di Maurizio De Santis
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Due rigori, uno concesso con il Var al Genoa nel finale (con l'arbitro Maresca che va a verificare personalmente alla on-field-review cosa è successo) e l'altro che il direttore di gara sceglie di non assegnare ricorrendo al "silent-check" richiesto sempre dal Grifone poco prima che la Lazio segnasse la rete del 3-1. È nella ripresa della partita di campionato giocata alle 12.30 a Marassi che si verificano gli episodi da moviola più discussi. Una seconda parte di gara scandita dagli attacchi della formazione di Simone Inzaghi (con Ciro Immobile giunto a quota 27 reti in classifica marcatori) e dal tentativo di rimonta dei liguri.

Rigore col Var al Genoa, Lazzari tocca con la mano

Minuto numero 88, la Lazio è in vantaggio per 3-1 ma il Genoa trova il guizzo per accorciare le distanze e provare l'assalto all'arma bianca per il pareggio. Pandev (subentrato nella ripresa) entra nell'area di rigore dei capitolini e viene affrontato da Lazzari: il tocco di mano del difensore è netto ma sfugge all'arbitro Maresca, le proteste dei calciatori del Genoa e il richamo del Var lo inducono a rivedere lo sviluppo dell'azione. Dopo un breve consulto alla on-field-review viene assegnato il penalty ai padroni di casa.

Il Genoa protesta per un tocco di braccio di Cataldi

Da un rigore concesso col Var a una massima punizione che l'arbitro non ha ritenuto di dover assegnare (né rivede l'episodio) dopo un consulto con la cabina di regia. È capitato nella fase cruciale del secondo tempo, nel momento di maggiore pressione del Genoa e con la Lazio avanti per 2-1.

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Al 67° c'è un cross di Masiello e Cataldi, in area, ma con le braccia attaccate al corpo, sembra toccare la palla col braccio. Non è così perché dalle immagini al replay si nota come in realtà il tocco sia di schiena. Maresca non va a rivedere l'azione al Var.

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