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Mourinho vince ma polemizza con l’allenatore del Lugano “Come me da giovane, ma non viene espulso”

Il Fenerbahce ha vinto 4-3 in casa del Lugano nell’andata del preliminare di Champions League. Esordio vincente per Mourinho che fa festa con la tripletta di Dzeko, ma dopo la partita attacca la Uefa per il campo sintetico e tira le orecchie all’allenatore svizzero.
A cura di Alessio Morra
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José Mourinho ha vissuto alla sua maniera l'esordio ufficiale con il Fenerbahce. Lo ha fatto giocando a Lugano la gara di andata del secondo turno preliminare di Champions League, e tra una polemica e l'altra, è riuscito a festeggiare un successo per 4-3! Tripletta di Dzeko. Tra una settimana bisognerà chiudere l'opera e poi sul cammino dei turchi ci sarà il Lille.

Lugano-Fenerbahce 3-4, tripletta di Dzeko

Dopo oltre 1500 giorni il tecnico portoghese è tornato a vivere una partita di Champions. Il suo Fenerbahce è volato in Svizzera per giocare contro il Lugano. L'incontro è finito con un pirotecnico 4-3. Dzeko mattatore con tre gol, determinante anche il gol di Ferdi Kadıoglu, mossa vincente dell'ex di Inter e Roma. Perché il calciatore della nazionale turca è entrato e ha segnato dopo appena sei minuti. Non sono tutte rose e fiori, perché comunque tre reti sono state incassate e considerato tutto il ritorno poteva essere più agevole, ma l'esordio in casa per Mourinho arriverà comunque con tutti i crismi, perché con un pari si passa il turno.

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Mourinho elogiato dai suoi calciatori

Dopo la partita elogi sperticati per Dzeko, che a 38 anni è sempre determinante, e per Mourinho. Il tecnico è stato elogiato da Kadioglu: "Il mister ha qualcuno di speciale", e dal centrocampista Szymanski che ha dato merito del successo allo Special One: "Non posso dire quello che è stato detto, questo è il nostro segreto. Non posso pubblicizzarlo, non posso mancare di rispetto al nostro allenatore. Se il nostro allenatore vuole dirlo, lo farà lo dice lui stesso, ma posso dire che le cose che ha detto ci hanno aiutato".

La bacchettata all'allenatore del Lugano

Il tecnico del Fenerbahce però ha usato bastone e carota nei confronti di Mattia Croci-Torti, l'allenatore del Lugano, che gli è piaciuto per alcune similitudini, ma che protesta troppo e non viene punito come il portoghese: "Sembra me da giovane. Parla troppo, si lamenta troppo. È l’emotività della gioventù. Lui è più fortunato di me, perché quando io mi comportavo così, venivo sempre espulso". 

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La filippica di Mou contro il campo sintetico del Lugano

Poi Mou ha mostrato di non gradire il campo sintetico e ha mandato un messaggio alla Uefa: "Non volevamo trovare scuse prima della partita, ma era difficile giocare su un campo sintetico, era difficile adattarsi. I giocatori hanno avuto difficoltà a palleggiare. È inaccettabile giocare su una superficie del genere a livello di Champions League. Se vogliamo giocare a calcio ad alto livello, questo terreno sintetico non lo fa. Perché il palleggio della palla è stato un fattore efficace in senso negativo. Non capisco perché la Uefa permetta di giocare a calcio su questo campo sintetico, non capisco perché una buona squadra come il Lugano giochi su questo campo, non produce un buon risultato. Ci sono stati 7 gol, alla gente piacciono i gol".

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