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Mourinho veggente, aveva già scritto tutto su un foglietto: “Sapevo che me l’avresti chiesto”

José Mourinho protagonista in conferenza alla vigilia di Sampdoria-Roma. Siparietto con i cronisti, dopo l’ennesima domanda su Nicolò Zaniolo, a sottolineare anche la disparità di trattamento con Max Allegri o Inzaghi.
A cura di Marco Beltrami
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Come sempre, José Mourinho regala spettacolo anche davanti ai microfoni. L'allenatore portoghese ha presentato in conferenza la trasferta della sua Roma in casa della Sampdoria. A Genova i giallorossi dovranno fare a meno di Nicolò Zaniolo tornato malconcio dagli impegni con la Nazionale. Mou era già consapevole che nell'incontro con i cronisti non sarebbero mancate le domande sul calciatore che nel derby stravinto contro la Lazio era rimasto in panchina. Ecco allora il siparietto con tanto di foglietto sventolato davanti ai presenti, a conferma delle sue doti da veggente.

Qual è il momento di Zaniolo e come sta vivendo questo periodo difficile con l'esclusione nel derby e la delusione della mancata qualificazione dell'Italia ai Mondiali? Mourinho che già in apertura di conferenza aveva risposto ad una domanda sulle condizioni di Nicolò tornato ko dalla Nazionale ("Problema ai flessori, non si è allenato"), si aspettava questa domanda. Non solo, visto che il mister sapeva anche che sarebbe stata la seconda. Una prova? Lo Special aveva scritto tutto su un pizzino poi mostrato in sala stampa: "Avevo già scritto tutto qui in questo foglietto "Zaniolo sarà la seconda domanda'. Sapevo che non era la prima, perché la prima era la sua (indicando un altro cronista, ndr) e lui va più sul globale".

Dopo le risate condivise con i suoi interlocutori, Mourinho è tornato serio. L'allenatore della Roma ha dribblato le domande sulla parentesi in Nazionale di Zaniolo dichiarandosi seriamente dispiaciuto per il flop azzurro: "Voglio parlare di noi, quello che succede in Nazionale per principio non commento. Mi spiace tanto che Italia non vada ai Mondiali. Se la finale playoff fosse stata Italia-Portogallo non posso nascondere che avrei tifato per il Portogallo, ma come persona che lavora in Italia, ama l’Italia e rispetta la storia calcistica italiana mi spiace tanto. Anche se sono miei giocatori quando vanno in Nazionale, non commento".

Per quanto riguarda poi Zaniolo, Mourinho non si spiega il motivo per cui le scelte su Zaniolo siano sempre sotto i riflettori. Lo stesso a suo dire non accade per esempio alla Juventus o all'Inter, dove altri giocatori non godono della stessa attenzione del suo numero 22: "Ci sono tanti giocatori che vanno in panchina nei club, una partita ogni tanto, ed è tutta una cosa normale, naturale. Non vedo questo tipo di domanda con altri club, con altri allenatori. Zaniolo è andato in panchina con la Lazio per una strategia diversa con l'obiettivo di vincere. È arrivato qui dalla Nazionale con un problema ai flessori. Non vedo voi chiedere a Max Allegri perché non gioca Bernardeschi, o perché non gioca ‘Peppino'. O a Inzaghi perché Edin non ha giocato una partita. Sembra che qui ci siano delle ossessioni per la situazione Zaniolo. Se vuoi sapere qualcosa in più chiama lui, o il suo entourage e ti diranno la verità sui flessori".

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