Mourinho vede sul tablet quello che al VAR non hanno ancora visto: scatta in campo indemoniato
"È gol! È gol!". José Mourinho scatta dalla panchina, serra i pugni, alza le braccia al cielo, urla per la gioia. Il gol del pareggio segnato dalla Roma è buono. È valido. Lo ha visto prima di tutti, prima dello stesso arbitro che al Var sta valutando la dinamica dell'azione e la posizione di Belotti, autore della rete, che finalizza l'assist servitogli da Camara.
"È gol! È gol!"… il tecnico portoghese sembra indemoniato, per lui è già tutto chiaro. Può esultare nonostante l'assistente di linea poco prima aveva alzato la bandierina per segnalare l'off-side. Il risultato non mette del tutto al sicuro la qualificazione agli ottavi di Europa League ma regala ai giallorossi la possibilità di giocarsi ancora il tutto per tutto.
L'episodio chiave e la scena clou si verificano nella ripresa. L'arbitro greco Sidiropoulos è fermo sul terreno di gioco, attende che dalla cabina di regia gli diano un'indicazione chiara. Porta la mano sull'auricolare, aspetta la comunicazione decisiva. A pochi metri da lui Mourinho fa da sé: con l'aiuto del collaboratore mette in atto una personale on-field-review.
Rivede le immagini sfruttando l'iPad e la dimestichezza dell'uomo del suo staff. Poco dopo si fionda in campo, si rivolge verso i suoi calciatori e, preso dall'enfasi, si dirige verso l'assistente di linea. Il direttore di gara lo invita alla calma e ad accomodarsi al suo posto. Passa ancora qualche istante e il fischietto ellenico gli dà ragione… il Var conferma la validità del pareggio.
Perché la rete del ‘gallo' alla fine è stata giudicata regolare? Lo sviluppo dell'azione in tempo reale ha ingannato l'assistente di linea, difficile potersi accorgere a occhio nudo di quel che era accaduto. Le immagine spulciate dagli ufficiali di gara restituiscono il maltolto ai giallorossi.
Al momento del lancio effettuato da Abraham, Camara è in posizione irregolare ma non tocca palla. La sfera finisce a Belotti che si sta inserendo nell'azione, cerca la profondità e l'incursione nella retroguardia del Betis. È questa frazione di secondi che fa la differenza: sul tocco successivo del ‘gallo' Camara è in linea con la palla (non in fuorigioco), così come Belotti che si rende protagonista dello scambio con il centrocampista.
Il replay è dirimente, gol valido. Ma Mou lo sapeva già. "Siamo ancora vivi – dice nel dopo gara -. Abbiamo due partite da giocare e da vincere. Se non lo facciamo, siamo fuori. Ma va bene così perché siamo padroni del nostro destino".