Mourinho telefona a Ricardo Formosinho, lui interrompe la conferenza: “Devo rispondere al boss”
José Mourinho non finisce mai di stupire. Come vive il calcio lui lo fanno davvero in pochi. Il tecnico della Roma non si perde una virgola e soprattutto non abbandona mai gli amici e in particolare coloro che hanno vissuto con lui anni o momenti memorabili e anche nel giorno di Natale è così. Lo Special One non ha dimenticato di seguire la partita dell'amico Ricardo Formosinho, che a Natale dopo un'interminabile serie di calci di rigore si è qualificato per la finale della Supercoppa d'Egitto con il Future.
Il 25 dicembre del calcio egiziano ha previsto le semifinali della Supercoppa d'Egitto. L'Al Ahly sfida il Ceramica Cleopatra, mentre nella prima semifinale il Future FC ha eliminato il Pyramids, una partita estenuante. 0-0 dopo 90′, stesso punteggio dopo i supplementari. I rigori sono un supplizio. Finisce 14 a 13 per il Future, che ottiene la finale. È un risultato storico, perché per la prima volta questo club vola in finale in Supercoppa.
In panchina c'è Ricardo Formosinho, un nome che forse dice poco ma che in realtà a Mourinho dice tantissimo. Formosinho è stato un calciatore, fa l'allenatore da oltre trent'anni ed è di Setubal, come Mou. Si conoscono da sempre, sono amici, si stimano. Mourinho lo ha voluto con sé in alcuni momenti particolari: nella galoppata del Porto in Champions nel 2004, in alcuni camp del Real Madrid e poi ha fatto parte del suo staff quando José era al Manchester United e al Tottenham. Un amico e un fidato collaboratore, che non viene mollato nemmeno a Natale, per la semifinale di Supercoppa d'Egitto.
Ricardo Formosinho dopo la maratona ai rigori si presenta in conferenza stampa, stanco ma felice e con il sorriso risponde alle domande dei giornalisti, con sé ha il suo smartphone, che è pure acceso. Riceve una telefonata l'allenatore portoghese, guarda il telefono, vede il nome di chi lo sta chiamando e chiede di stoppare la conferenza: "A questo ragazzo non posso non rispondere".
Risponde dicendo: "Hey boss" (che è Mourinho), si parlano in portoghese nemmeno una ventina di secondi prima di salutarsi. Bastano avanzano. Per fare felice Ricardo Formosinho e per far capire ulteriormente che tipo è José Mourinho, una persona che gli amici veri non li abbandona mai tantomeno nel giorno di Natale.