Mourinho: “Trabzonspor-Roma sembra un match di Champions League”
Alla vigilia della gara d'andata del playoff di Conference League, Jose Mourinho ha parlato delle ambizioni della Roma, che domani giocherà questa gara come fosse una sfida di Champions League: "Non voglio fare nessuna differenza tra competizioni, la priorità è la prossima partita. Dimentichiamo la competizione, pensiamo solo che ogni partita la vogliamo vincere. Non è impossibile avere questo modo di approcciarsi ad ogni incontro. Siamo consapevoli delle difficoltà di domani, non sembra un playoff di Conference League ma di Champions League".
Mou ha detto che lui e i suoi calciatori hanno lavorato tantissimo e sanno di dover ricostruire, la Roma non ha paura del pubblico di Trebisonda che caricherà il Trabzonspor: "Abbiamo un ottimo atteggiamento, so cosa significa giocare in Turchia e posso esprimere ai giocatori la difficoltà. Ma anche per chi non gioca da un anno e mezzo coi tifosi, può fare piacere". Ma soprattutto il tecnico portoghese si è detto soddisfatto per il mercato:
Sicuramente la società ha fatto uno sforzo economico enorme: non si pensava di spendere per un terzino sinistro o per un secondo attaccante. Ci sono ruoli dove penso che la rosa non sia perfetta, mi piacerebbe avere altri giocatori per equilibrio ed esperienza. Ma continuerò a ripetere che sono contento per il lavoro della proprietà: la parola ‘tempo’ continuerà ad esistere, se non l’abbiamo fatto ora, lo faremo a gennaio o alla prossima estate. Non serve fare tutto quando è troppo difficile: oggi è un mercato così per quasi tutte le squadre, tranne qualcuna che ha una storia diversa.
Mentre in conferenza stampa, Mourinho ha annunciato che Ibanez e Mancini saranno i centrali titolari, fuori l'infortunato Smalling, e ha parlato dei suoi attaccanti: "Non voglio nascondere che quando abbiamo preso Shomurodov ero abbastanza felice e tranquillo con questa stabilità, quando si è iniziato a parlare della cessione di Dzeko ho sentito un po' di preoccupazione. Dopo Tiago e la proprietà hanno risolto la situazione in modo fantastico. Tammy non ha la storia di Edin perché lui ne ha 35, ma Tammy ha vinto tutto: dalla Premier fino alla Champions ma è ancora un ragazzo giovane e di grande potenziale. Shomurodov lo stesso e Borja sappiamo come può aiutare la squadra. Non hanno il livello di esperienza di chi è già nella trama finale della carriera, non si possono paragonare con Ronaldo, Giroud, Dzeko… I compagni sono fiduciosi".