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Mourinho stangato dall’UEFA dopo la sfuriata contro l’arbitro Taylor: punita anche la Roma

Le decisioni della Commissione Disciplinare sono un brutto colpo per l’allenatore (squalificato per 4 giornate), punito per il “linguaggio offensivo” e per la società, sanzionata anche per le intemperanze dei suoi tifosi.
A cura di Maurizio De Santis
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Il tecnico portoghese fa un gesto eloquente nei confronti dell'arbitro: gli conta le ammonizioni date ai suoi.
Il tecnico portoghese fa un gesto eloquente nei confronti dell'arbitro: gli conta le ammonizioni date ai suoi.

La Uefa ha usato la mano pesante nei confronti di José Mourinho e della Roma per quanto accaduto dopo la finale di Europa League contro il Siviglia a Budapest. In particolare per la rabbia esplosa nei confronti dell'arbitro, Anthony Taylor, e dei suoi collaboratori che vennero affrontati a muso duro nel parcheggio della Puskas Arena di Budapest.

Le decisioni adottate per censurare i comportamenti dell'allenatore e il suo "linguaggio offensivo", della squadra e dei tifosi sono state molto severe, un segnale molto chiaro da parte della Federazione che non intende tollerare atteggiamenti che, al netto del diritto di sollevare proteste legittime, non possono travalicare la linea del rispetto oltre a costituire un problema per la sicurezza stessa.

"Sei una f*****a disgrazia", è la frase che Mourinho aveva urlato nella pancia dell'impianto rivolgendosi al direttore di gara inglese. "Anche Rosetti è stato capace di dire che non era rigore e tu non sei stato capace. Non si vede la vergogna nelle vostre facce", aveva esclamato ancora in quel furibondo post-partita.

La rabbia di Mourinho esplosa nel parcheggio dello stadio di Budapest.
La rabbia di Mourinho esplosa nel parcheggio dello stadio di Budapest.

Il tecnico portoghese è stato squalificato per 4 giornate per le parole rivolte all'arbitro Taylor. Il club giallorosso multato con un'ammenda complessiva 135 mila euro, oltre all'incombenza di ripagare danni allo stadio, considerato il cumulo di episodi a sfavore e di contestazioni a carico della Roma. La prossima partita dei giallorossi in trasferta europea sarà senza tifosi, il settore ospiti resterà chiuso.

  • Ammenda di 50.000 euro e divieto di vendere biglietti ai propri tifosi ospiti per la prossima partita delle competizioni UEFA, per accensione di fuochi d’artificio, lancio di oggetti, atti di danneggiamento e disturbo alla folla
  • multa di 5.000 euro per il comportamento scorretto della squadra
  • obbligo di ripagare alla federazione ungherese i danni causati dai suoi tifosi per i bidoni rotti, le scatole di carta, i bicchieri, i tappi dei cavi e i due sedili rotti.

Ma non è finita, a completare il quadro dei provvedimenti presi nei confronti dei capitolini c'è anche un'altra sanzione che fa riferimento alla sfida contro il Bayer Leverkusen (il riferimento è alla semifinale di andata disputata all'Olimpico) che ha spalancato le porte della finale contro il Siviglia.

  • multa di 30.000 euro e chiusura parziale dello stadio, con 6.000 posti in meno (3.000 in tribuna nord e 3.000 in tribuna ovest), da scontare durante la prossima partita delle competizioni UEFA per il lancio di oggetti
  • multa di 32.500 euro per accensione di fuochi d’artificio
  • multa di 18.000 euro per ostruzione delle vie di passaggio pubbliche.

La stangata attesa è arrivata. Del resto, quali fossero i rischi per quella scenata e le eventuali sanzioni erano noti a tutti. E la Uefa non ha fatto sconti di alcun tipo.

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