Mourinho si presenta con D’Alessio all’intervista, attimi commoventi: “Ora vi racconto una storia”
La partita di Europa League della Roma contro il Servette ha rappresentato una serata speciale per Francesco D'Alessio, 19enne calciatore della Primavera a cui José Mourinho ha concesso la grande soddisfazione di debuttare in Coppa, sotto gli occhi dei genitori che erano allo stadio.
Tre anni fa conquistò lo scudetto con la squadra Under 17, l'anno scorso festeggiò per la vittoria della Coppa Italia, adesso la gioia immensa di indossare la maglia della ‘magica' nell'Olimpico pieno e sotto i riflettori dell'Europa. E chissà che il futuro non gli riservi altri, e migliori, momenti del genere, altre opportunità per sentire gli applausi della folla che scandiscono il suo nome. D'Alessio aveva il cuore il subbuglio ma non gli tremavano le gambe, anzi aveva smania di entrare e ripagare tanta fiducia concessa.
Lo Special One aveva già messo gli occhi su di lui, ne aveva buona memoria dall'anno scorso quando i ragazzi "giallorossi" conquistarono il trofeo tricolore. Una volta era sceso anche negli spogliatoi della squadra tra un tempo e l'altro di un match contro la Fiorentina per incoraggiarli: perdevano 1-0, vinsero 2-1. È lo strano effetto che fa avere un allenatore come il portoghese che sa toccare le corde giuste e farti rendere al massimo.
Dopo la gara contro il Servette c'è astato ancora un momento ‘speciale' per il giovane calciatore. Mou l'ha preso sotto braccio, l'ha tirato a sé e lo ha tenuto stretto davanti alla telecamera di Roma Tv. Ne ha approfittato per raccontare una storia bella e commovente al tempo stesso. L'aneddoto fa riferimento a un episodio avvenuto di recente, quando proprio Mourinho decise di far entrare i bambini all'interno del centro sportivo della Roma:
"Un giorno, prima dell'inizio delle scuole, ci stavamo allenando e c'erano dei bambini fuori da Trigoria che urlavano perché volevano entrare a vedere l'allenamento – le parole di Mourinho -. Lui (D'Alessio, che sorride imbarazzato) mi ha detto che, quando aveva 8, 9 anni, stava lì fuori come quei ragazzini chiedendo di entrare ma nessun allenatore ha mai aperto le porte. Allora, ho aperto le porte per lasciare entrare i bambini, ed erano molto felici. Ora D'Alessio gioca nella Roma, in Europa League, all'Olimpico, davanti a circa 60.000 persone davanti alla sua famiglia. Complimenti".