Mourinho rompe il silenzio: cita Cicerone su Roma-Fiorentina e manda un messaggio al raccattapalle
Domenica sera, dopo il pareggio della Roma ridotta in 9 contro la Fiorentina, José Mourinho ha lasciato lo stadio Olimpico senza parlare. Silenzio stampa. Bocche cucite. Si fosse presentato dinanzi ai microfoni, non gli sarebbe bastato esprimersi in portoghese per evitare interpretazioni pericolose del suo pensiero a corredo (anche) dell'atteggiamento rigoroso dell'arbitro, Rapuano.
Il giorno dopo quel risultato cocente, per com'è maturato e per aver fallito l'occasione di accomodarsi in zona Champions, lo Special One ha ritrovato la favella e ha condiviso sui social un post nel quale dedica quattro frasi per fissare quattro momenti nella notte dell'Olimpico che, nonostante rabbia e amarezza, gli ha lasciato anche un po' di dolcezza.
1. I fratelli sono sempre fratelli @nicolasburdisso dice Mou a margine della foto che lo vede stringere la mano all'ex calciatore allenato ai tempi dell'Inter e oggi direttore tecnico della Viola.
2. Grazie, grazie con tanto di emoticon di cuori giallorossi che battono all'unisono per lui. Il riferimento è allo striscione che la Sud ha esposto in suo onore: "Gli occhi inebriati di giallorosso, l’anima pervasa di romanismo… José Mourinho romanista a vita!".
3. Il silenzio è una delle grandi arti della conversazione, di Marco Tulio Cicerone, vecchia saggezza romana. Citazione emblematica che Mourinho accompagna a un'immagine in particolare: un'entrata in tackle, col piede a martello, di un calciatore della Fiorentina quasi a denunciare la differenza nel metro di giudizio adottato dal direttore di gara nella valutazione di certi episodi (il riferimento è soprattutto all'intervento di Lukaku, punito con un rosso).
Non è la prima volta che ricorre a pillole del passato per sottolineare alcuni momenti della sua esperienza nella Capitale. Lo fece per suggellare il giorno della presentazione quando, alla domanda "perché è qui?" replicò prendendo in prestito uno dei Pensieri dell'imperatore, Marco Aurelio: "Nulla viene dal nulla come nulla ritorna nel nulla".
4. Quello ero io 50 anni fa. Ben fatto ragazzo. Il tecnico lusitano ha un pensiero anche per il giovane raccattapalle, Lukas Bruscaglia: è lui il giovane messaggero incaricato di portare a Rui Patricio un bigliettino sul quale ha indicato come posizionarsi su azione di calcio d'angolo vista la doppia inferiorità numerica.