Mourinho rifiuta la proposta della vita: poteva diventare l’allenatore più pagato al mondo
José Mourinho vuole continuare la sua avventura con la Roma. Lo Special One lo ha ribadito ancora una volta, allontanando tutte le voci che lo vorrebbero su una nuova panchina per l'inizio della prossima stagione.
Le sirene più importanti sono arrivate sicuramente dall'Arabia Saudita. Nel grande progetto calcistico della Saudi Pro League era rientrato anche l'allenatore portoghese, simbolo assoluto del calcio europeo che sarebbe diventato un simbolo anche dall'altra parte del mondo.
Un profilo come il suo diventa irresistibile per un campionato disposto a investire milioni per assicurarsi i grandi campioni del calcio mondiale, in campo e sulla panchina. Ma Mourinho ha detto ancora no, anche davanti alla seconda offerta che avrebbe fatto vacillare chiunque.
I sauditi avevano provato a convincerlo già al termine della stagione con una proposta faraonica e la possibilità di allenare il club che più gli piaceva, anche in base ai nomi che componevano la rosa. Una proposta rispedita al mittente, così come la seconda offerta in cui si è alzata ancora di più l'asticella.
Davanti a un no non si sono arresi e l'Al-Hilal in particolare ha voluto fare un secondo tentativo per l'allenatore portoghese. Gli è stata offerta l'opportunità della vita: il club gli avrebbe garantito circa 30 milioni di euro a stagione, una cifra spropositata che lo avrebbe trasformato nell'allenatore più pagato al mondo.
Attualmente il titolo appartiene a Diego Pablo Simeone con i suoi 34 milioni di euro all'anno che ovviamente diminuiscono con le tasse. Per Mourinho invece si parla di stipendio netto, dato che l'Arabia Saudita non applica un'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Anche questa volta non c'è stata storia: lo Special One non si è fatto attirare da così tanti soldi e ha preferito restare sulla panchina della Roma per non sparire dai riflettori del calcio Europeo e portare avanti la sua avventura per la terza stagione.