Mourinho ribalta lo spogliatoio della Roma: “Un giocatore ha tradito tutti col suo atteggiamento”
"Ho avuto 16 giocatori in campo, me ne sono piaciuti 15". José Mourinho non fa il nome del calciatore che ha "tradito la Roma" (usa proprio questa espressione molto forte in tv) ma fa capire come ormai abbia perso la pazienza nei confronti di alcuni. "Meglio che si trovi un'altra squadra a gennaio". Al diretto interessato lo ha detto faccia a faccia nello spogliatoio subito dopo il match, subito dopo il pareggio a Reggio Emilia con il Sassuolo che è un mezzo passo falso nella corsa Champions. Lassù, nelle prime quattro e tra le posizioni a ridosso, c'è bagarre.
Non è solo questione di errori – e cita il caso di Ibañez nel derby con la Lazio – ma di altro e anche peggio. Parla di atteggiamento sbagliato, inaccettabile, irrispettoso nei confronti dei compagni di squadra, nocivo per gli equilibri del gruppo e di riflesso anche per il rendimento complessivo. Il tecnico portoghese va dritto al sodo e chissà quali accenti deve aver usato nei confronti del diretto interessato, considerata la gravità dei concetti espressi davanti ai microfoni.
"La squadra è stata tradita da un giocatore e dal suo atteggiamento non professionale – le parole di Mourinho a DAZN -. Ha tradito lo sforzo di tutti gli altri. Non mi avete visto parlare così di Ibanez contro la Lazio perché il suo atteggiamento è sempre top e l’errore fa parte del gioco. L’atteggiamento non professionale e non corretto con i compagni è quello che mi dispiace. L’ho già detto nello spogliatoio".
C'è un calciatore che non gli è piaciuto poi ce n'è un altro al quale ha chiesto fuori dai denti come mai a Reggio Emilia ha avuto un approccio alla gara che finora non ha visto… Chi è? Questa volta l'allenatore lo dice senza remore.
"Non voglio valutare la prestazione degli attaccanti per i gol – ha aggiunto Mourinho -. Non posso essere critico con Shomurodov per il gol sbagliato oppure con Belotti, perché in questo momento gli manca sicurezza. Posso dire che il giocatore a cui ho rivolto quella domanda è Tammy. Ha vinto duelli, ha messo il corpo, ha cercato la profondità, si è abbassato, è stato un punto di riferimento… mi è venuto spontaneo chiedergli: perché questo atteggiamento oggi e non sempre?".
Ultime riflessioni dedicate a Volpato e a Dybala che (forse) potrebbe essere a disposizione per l'ultimo turno di campionato prima della sosta.
"Volpato ha fatto bene ma è un bambino… non posso chiedere di più a lui che fino a pochi mesi fa giocava in un campionato poco competitivo come quello Primavera. Dybala? Non lo so, è difficile da dire. Non conosco il contenuto dei contatti con la federazione argentina e con Scaloni. Non so se deve giocare domenica per andare al Mondiale o viceversa. Ma per i giocatori che vanno al Mondiale, la testa è più di là che di qua".
