Mourinho reagisce con insofferenza a una domanda: fa uno strano rumore con la bocca nel microfono

La reazione di José Mourinho in conferenza stampa è ironica ma sprezzante. Un giornalista gli pone una domanda che ritiene troppo lunga e il tecnico portoghese la prende male. L'adrenalina del match ancora in circolo ne ha abbassato la soglia di pazienza, la delusione per come sono andate le cose lo ha reso scuro in volto. Il Fenerbahçe ha perso in casa l'andata degli ottavi di Europa League contro i Rangers (1-3). Il risultato sembra una sentenza ma il tecnico portoghese consiglia agli scozzesi "di non festeggiare perché c'è ancora la partita di ritorno". Il resto lo fanno le parole durissime che pronuncia rispetto alle critiche che vengono mosse dai media turchi.
Insofferenza. Mourinho non la dissimula né prova a contenersi: è in subbuglio perché perdere in quel modo fa male e sa, al netto delle dichiarazioni d'orgoglio, che un esito di quel tipo rende ha compromesso qualsiasi velleità di qualificazione. E così, quando un giornalista prende la parola e gli espone la propria opinione rispetto alla prestazione del Fenerbahçe, si lascia andare.

Lo Special One chiude gli occhi, dà l'impressione che si stia per addormentare. È esattamente quello che vuole trasmettere: si sente annoiato a tal punto da prendere sonno… Fa finta di ascoltare, aggrotta le sopracciglia, china lievemente il capo alla sua sinistra poi inizia a scrutare di sottecchi l'interlocutore. Le palpebre gli si abbassano di nuovo, fa una smorfia, poi poggia la testa su una mano. Ha gli occhi chiusi del tutto, nemmeno si volta vero il giornalista. Ed è in questo momento che si sente uno strano rumore attraverso il microfono: lo emette con la bocca ed è molto simile al ronfo di chi russa. O forse ha sbuffato in maniera plateale.
Poco dopo Mourinho si ricompone e spiega cosa è successo in campo, senza cerca alcuna attenuante per il tonfo fragoroso in casa: "Forse lo troverete divertente – dice ai giornalisti – ma vi dico che possiamo anche essere contenti perché saremmo potuti uscire dal campo con un punteggio peggiore. E questo è un buon risultato… ma non ridete".
Poi aggiunge un altro elemento di riflessione, è sincero e amaro al tempo stesso: "La sconfitta è meritata, abbiamo commesso molti errori e sbagliato tutto. Sarebbe sbagliato parlare di arbitri dopo una prestazione del genere. Siamo stati pessimi come squadra. Abbiamo perso i duelli. Non siamo riusciti a girare palla rapidamente. L'unica cosa positiva è che ci sarà una seconda partita".