Mourinho racconta la telefonata disperata a Dybala: “Questo è Paulo, un ragazzo speciale”
José Mourinho è raggiante in conferenza stampa. Soddisfatto per la vittoria della sua Roma che contro la Fiorentina ha dato seguito alle ottime prove viste contro Milan in campionato e Genoa in Coppa Italia. I giallorossi hanno centrato tre punti d'ororestando nella scia di Lazio e Atalanta a 34 punti. In piena zona Europa, la squadra dello Special One deve ringraziare soprattutto Paulo Dybala autore di una doppietta e Tammy Abraham bravo a servire due assist all'argentino. Il portoghese ha parlato di atteggiamento giusto e soprattutto si è soffermato a parlare anche dei singoli, in particolare dei giovani come Zalewski e Bove capaci di giocare come dei veterani.
Mourinho ha inoltre esaltato anche il lavoro dei subentrati ritenendosi mediamente soddisfatto, nel complesso, della gara dei suoi. "Dal punto di vista tattico ed emozionale, io posso dire solo che abbiamo fatto non bene, benissimo – ha spiegato a DAZN – Con la palla però c’è bisogno di più qualità e fiducia. Diamo tutto quello che abbiamo". Mourinho ha poi parlato delle presunte tensioni con Tiago Pinto smentite dallo stesso Special One – "È una bugia" – per poi soffermarsi a parlare dell'atteggiamento di un giocatore come Dybala che l'ha colpito per una gesto fatto poco prima della ripresa del campionato dopo i Mondiali vinti con la sua Argentina. "Questo è Paulo".
Mourinho a un certo punto parla di alcuni singoli esaltando soprattutto Bove: "Io lo chiamo “cane malato”, perché è uno che gioca, che morde, ha voglia di giocare – dice prima di citare gli altri – Ma anche Volpato, Tahirovic, e Kumbulla che è un vero professionista". A un certo punto da studio Luca Toni chiede allo Special One un giudizio sull'intesa tra Abraham e Dybala. A questo punto il portoghese si sbottona: "Su Dybala lasciamo dire una cosa che non mi ha chiesto nella domanda – dice Mourinho rivolgendosi all'ex attaccante dell'Italia campione del mondo 2006 – In principio Dybala ha chiesto di tornare il primo gennaio. Io gli ho detto: questa squadra senza di te ho dubbi che vinca contro il Bologna e ne abbiamo bisogno, voglio che torni il 29″.
Alla richiesta dello Special One, che ha fatto sentire l'argentino assolutamente indispensabile in un momento disperato in cui la Roma in crisi di risultati aveva bisogno assoluto di lui, la Joya non ha saputo dire di no: "Lui mi ha chiamato il 27 per dirmi che si sarebbe allenato il 28 – ha sottolineato – Questo è Paulo, è un ragazzo speciale" tiene a ribadire l'allenatore giallorosso che ha voluto evidenziare come l'ex Juventus si sia messo completamente a disposizione nonostante fosse tornato dai Mondiali in Qatar solo 10 giorni prima. In conferenza stampa poi, l'allenatore della Roma esalta ancora il suo fantasista: "Quando Paulo gioca più dietro ha una funzione diversa però quando c’è Dybala la palla arriva sempre rotonda. È troppo bravo".