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Mourinho prima si vergogna, poi confessa: “A Stankovic ho ricordato un gol di m***a”

José Mourinho dopo la vittoria della Roma sulla Sampdoria ha svelato il contenuto del dialogo con il suo ex pupillo Stankovic prima della partita.
A cura di Marco Beltrami
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José Mourinho è molto soddisfatto della vittoria della sua Roma contro la Sampdoria. Un gol di Pellegrini su rigore ha permesso ai giallorossi di espugnare il Ferraris. La gioia per il successo che permette ai capitolini di salire al quarto posto solitario, è bilanciata dal dolore per aver regalato un dispiacere a quello che ha definito come un "fratello piccolo" ovvero Dejan Stankovic tecnico degli avversari e suo ex scudiero ai tempi dell'Inter e del Triplete.

Proprio per questo dalla soddisfazione per la prestazione dei suoi, lo Special è passato subito all'elogio per gli avversari ai microfoni di DAZN nel post-match: "Vittoria importantissima e penso meritata. Contro una squadra che mi piace tanto con un allenatore che è un fratello piccolo". Mou non ha dubbi sul futuro della Samp, che resterà in Serie A: "La prossima stagione torniamo qui, chi gioca e lotta come loro, con unità e intensità, lottando fino alla fine, è una squadra che non andrà in Serie B. Sono molto fiducioso e per questo un abbraccio speciale ad un ragazzo speciale"

Le scene dell'abbraccio tra i due sono diventate virali. Ma cosa si sono detti Mourinho e Stankovic? L'allenatore portoghese della Roma inizialmente è sembrato titubante, e si è vergognato anche per una parola un po' colorita: "Non so se posso dire, c'è una parola…". Poi però si è lasciato andare: "A Dejan ho detto: ‘Ti ricordi un gol di m***a che hai segnato qui?". Il riferimento ironico è allo spettacolare colpo di genio da centrocampo dell'ex calciatore serbo in un Genoa-Inter del 2009. E l'attuale allenatore della Samp dal canto suo ha risposto: "Ti voglio bene, ci vediamo dopo".

E Mou che ha promesso al suo interlocutore il taccuino su cui ha preso appunti durante la partita, ha gonfiato il petto per il rendimento della sua Roma. Tutto ovviamente alla sua maniera, togliendosi anche qualche sassolino nei confronti di chi ha criticato i giallorossi in questa prima parte di stagione: "Abbiamo fatto una partita con grande intelligenza, magari qualcuno la penserà diversamente ma siamo abituati. Contro l'Inter abbiamo vinto perché loro erano scarsi, e poi hanno vinto col Barcellona e pareggiato al Camp Nou. Abbiamo perso con un'Atalanta cinica, è dura dare credito a chi lavora in questa casa. Ma con tutti i problemi e le limitazioni che abbiamo facciamo il meglio possibile". 

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