Mourinho prende di mira un calciatore della Lazio: “Poteva fare nuoto, si butta come in piscina”
La filosofia di José Mourinho è molto semplice, quasi lapalissiana: meglio prendere un punto contro una diretta avversaria per la zona Champions che perdere e lasciargliene tre. Non mancano la classica stoccata all'arbitro per le sue ammonizioni mirate e una battuta contro un avversario, Pedro, per le sue abili doti di tuffatore.
Il massimo del pragmatismo per il massimo che la Roma può permettersi in questo momento considerati gli infortuni, le assenze e i rientri di calciatori col contagocce. In buona sostanza, dice il tecnico portoghese, lo 0-0 raccolto contro la Lazio può anche andar bene così per come la sua squadra è arrivata all'incontro, per quel che ha fatto e per quanto visto in campo.
Un "pareggino che ha sapore di un punto", lo definisce così, che aiuta ad affrontare la sosta con altro animo anche perché il campionato dei capitolini – sottolinea lo Special One – non può che essere positivo tenendo conto che dalla quarta giornata in poi tutto è cambiato.
"Per me è iniziato allora… prima nemmeno lo prendo in esame. Se penso a quanto fatto da quel momento allora dico che la mia squadra da Champions". A voler trovare il pelo nell'uovo qualche rammarico c'è: "Abbiamo fatto una buona partita con personalità anche con tanto possesso palla. È mancato il gol. Se fosse Bove stato fresco e più lucido avrebbe messo dentro due palle".
La questione infortuni e di una condizione atletica (da parte di alcuni) non ottimale è il gancio che Mourinho usa per rifilare un paio di affondi alla sua maniera. Il primo è diretto al direttore di gara, al quale durante il match aveva urlato di non avere "gli attributi" per la mancata ammonizione di Immobile. Coraggio che invece avrebbe mostrato a viso aperto nei confronti dei suoi calciatori.
"Dietro abbiamo solo questi, non ne abbiamo altri – ha aggiunto Mou -. Quando l’arbitro ha adottato quel criterio solo con noi dando due gialli in 20 minuti a due centrali ci mette in difficoltà. Cambia tutto perché a Karsdorp ho dovuto dire di non saltare mai su Marusic altrimenti Mancini sarebbe andato in difficoltà con Pedro. Perché? Lo conosco… Pedro è un ottimo giocatore ma poteva fare nuoto perché è uno che si butta in piscina in modo fantastico".
La replica dal fronte bianco-celeste non s'è fatta attendere. È stato Cataldi a rsipondere per le rime: "Mourinho parla sempre di titoli, penso che Pedro abbia vinto qualcosa in più di lui".