Mourinho perde la testa nel parcheggio dello stadio a Budapest: vede gli arbitri e urla di tutto
La Roma ha perso ai calci di rigore la finale di Europa League contro il Siviglia e la delusione è tanta nella delegazione giallorossa. La squadra di José Mourinho era passata in vantaggio con Paulo Dybala e solo un autogol ha rimesso tutto in equilibrio, portando la gara fino ai tempi supplementari e poi ai rigori.
Nell'occhio della critica il discutibile arbitraggio di Anthony Taylor, che è stato molto contestato sia in campo che dopo la partita dai capitolini: in realtà la direzione di gara della finale ha destato molti dubbi in tanti osservatori perché tante scelte del fischietto britannico non sono state molto lineari
Dopo la gara di Budpest Mourinho ha atteso il direttore di gara inglese nel parcheggio dei bus nella pancia della Puskas Arena per urlargli il suo disappunto per le sue decisioni durante la gara. Lo Special One gli ha urlato "Sei una f*****a disgrazia", come documentato dalle telecamere di SportItalia, mentre il designatore UEFA Roberto Rosetti cercava di calmarlo.
L'arbitraggio di Taylor ha lasciato a desiderare in tanti frangenti, partendo dalla gestione dei cartellini fino ad un solare rigore non chiamato a favore dei giallorossi e nemmeno rivisto al VAR: il tocco di mano di Fernando era evidente fin da subito e una review non avrebbe che portato alla concessione del penalty a poco più di dieci minuti dalla fine dei 90′. Non c'è stato nulla di tutto ciò.
Si tratta di episodi che, nell'economia di una gara secca come può essere una finale, incidono in maniera decisiva.
Ad aumentare la rabbia c'è sicuramente il precedente su Ocampos di pochi minuti prima: l'argentino si è lasciato cadere in area e Taylor ha indicato subito il dischetto del rigore ma dopo una veloce review l'arbitro si è accorto che Ibanez ha toccato nettamente il pallone e che l'attaccante del Siviglia aveva, palesemente, simulato.
Mourinho ne ha per tutti gli episodio e in riferimento è al penalty assegnato al Siviglia e poi tolto dopo il controllo al VAR ha urlato: "Anche Rosetti è stato capace di dire che non era rigore e tu non sei stato capace. Non si vede la vergogna nelle vostre facce".
La rabbia della Roma è assolutamente comprensibile perché non si può pensare di buttare al vento il lavoro di una stagione per una decisione sbagliata e nonostante ci sia il supporto tecnologico a cui affidarsi in caso di incertezza. La sconfitta in finale non sposterà di una virgola la bella campagna europea dei giallorossi ma dovrà passare un po' di tempo prima che la ferita si rimargini.