Mourinho non risparmia Osimhen prima del derby con il Galatasaray: “Si butta troppo a terra”
José Mourinho scalda i motori in vista del suo primo derby sulla panchina del Fenerbahce. Il prossimo 21 settembre affronterà il Galatasaray nella sfida più attesa da tutta la Turchia: dopo il finale dell'ultima stagione la voglia di rivalsa si fa sentire forte, soprattutto contro una squadra che nel mercato estivo ha fatto incetta di grandi nomi provenienti dall'Europa. Uno su tutti è Victor Osimhen, attaccante che lo Special One conosce benissimo per i suoi trascorsi in Italia.
E, come suo solito, il portoghese ha voluto mettere un po' di pepe e aizzare il fuoco della competizione punzecchiando il nuovo rivale, per la prima volta alle prese con il calcio turco e con un derby famoso per essere tra i più accesi al mondo, dentro e fuori dal campo.
Mourinho punge Osimhen prima del derby
Nella sua lunga intervista concessa a HT Spor l'allenatore ha toccato diversi punti salienti della sua carriera, soffermandosi ovviamente anche sull'approdo quasi a sorpresa al Fenerbahce. La sua missione è quello di riportare un titolo nazionale alla società che manca dal 2014: sarebbe il ventesimo, la ciliegina sulla torta del suo primo anno lontano dai riflettori del grande calcio europeo. Dovrà superare la concorrenza dell'inarrestabile Galatasaray, campione da due anni consecutivi, guidato da un attacco stellare al quale si è aggiunto anche Osimhen.
Verso il nigeriano Mourinho ha parole di grande stima: "Victor Osimhen è un grande giocatore… Se fossi in un club che avesse la possibilità di pagare 70-75 milioni € , lo comprerei. Ho un ottimo rapporto con lui". Ma poi si lascia andare a una frecciatina che serve sicuramente per scaldare l'atmosfera a dieci giorni dal derby che potrebbe già creare un primo solco all'interno della classifica.
Dopo i complimenti arriva la nota dolente su un atteggiamento dell'attaccante che non gli piace per nulla: "È solo che non mi piace come si comporta, si butta tanto a terra. Quando siamo diventati rivali gli ho detto: ‘Sei uno dei due migliori giocatori africani, insieme a Salah. Prima ci sono stati Drogba, Eto’o, Weah. Non puoi buttarti giù così tanto‘". È il classico Mourinho, pronto per l'ennesima battaglia della sua carriera che non ha nessuna intenzione di perdere.