Mourinho impazzisce per il gol di Amrabat al 102′: fa un gesto inequivocabile a un avversario
José Mourinho non cambia mai e anche in Turchia non ha perso le belle abitudini, come quella di lasciarsi completamente andare per festeggiare i gol della sua squadra. Questa volta la vittoria del Fenerbahce è speciale perché arriva al 102′ con Amrabat che segna il gol del 3-2 contro il Trabzonspor fuori casa: l'allenatore portoghese è completamente in delirio, corre in mezzo al campo e si lascia travolgere dai suoi giocatori ma anche in questo caso non perde l'occasione per pungere un avversario con una polemica messa in scena con un gesto inequivocabile.
La reazione di pura follia di Mourinho
Segnare un gol a tempo scaduto è sempre una gioia incommensurabile, ma questa volta il Fenerbahce va contro ogni immaginazione. Al 102′, quando tutto sembrava finito, l'ex Fiorentina Amrabat firma la vittoria per la sua squadra e la rilancia nello scontro per il vertice contro il Galatasaray che avrebbe potuto creare un solco importantissimo in campionato portandosi avanti di 8 punti.
Mourinho resta agganciato al secondo posto e la vittoria sul campo del Trabzonspor è così travolgente che non riesce più a contenersi. Dopo il gol corre in campo, si butta a terra e si lascia abbracciare da alcuni giocatori e membri della panchina che si riversano tutti su di lui per festeggiare. È una scena bellissima, di pura adrenalina, nel pieno stile di Mourinho che vive ogni partita come se fosse una finale.
La polemica contro gli avversari
Ma Lo Special One non sarebbe lui senza il sottile filo di ironia con la quale punge i suoi avversari. Il tema è ancora una volta la direzione di gara che secondo lui è stata insufficiente, ma questa volta il suo Fenerbahce è riuscito comunque a vincere. Così alla fine della partita Mourinho cerca un avversario per sbeffeggiarlo e portare la ragione dalla sua parte.
Alla fine della partita le telecamere seguono l'allenatore portoghese che si dirige verso la panchina, punta da lontano Enis Destan e con la mano gli mima il gesto del "piccolo uomo" avvicinando le due dita e rivolgendogli parole poco simpatiche mentre il giocatore continuava a protestare, scottato dalla sconfitta all'ultimo secondo.