Mourinho fuori di sé, fa il gesto del telefono a Pairetto e si fa cacciare: cosa voleva dire
La Roma ha evitato la sconfitta con il Verona. La rimonta non è l'unica cosa buona del sabato dei giallorossi. Perché il pareggio è arrivato con i gol di due teenager, due giovanissimi che Mourinho con coraggio ha lanciato, prima ha segnato Volpato, poi Bove. Mou è stato molto nervoso durante tutta la partita e prima del 90′ è stato espulso. Cartellino rosso per proteste e per un gesto, quello del ‘telefono', che è una novità per il portoghese e in assoluto per la Serie A.
Dopo il famoso gesto delle manette (che gli costò tre turni di squalifica) ora c'è il gesto del telefono, gesto che entra nella storia di Mourinho, e anche questo gesto che farà discutere. Dare un'interpretazione è complicato. L'unica certezza è che il tecnico ex Chelsea e Real era molto nervoso. L'andamento della partita ovviamente lo ha fatto arrabbiare e poi quando la sua Roma era tornata in corsa, l'allenatore si è infuriato per le troppe perdite di tempo dei giocatori del Verona. Il gioco in effetti è stato interrotto più volte.
In realtà c'è anche un'altra certezza. Perché tra Pairetto e Mourinho non corre buon sangue, pochi mesi fa dopo il match di Bologna. Il portoghese fu durissimo contro il fischietto piemontese che a suo dire non fischiò nulla a Zaniolo e dopo la partita in polemica con l'arbitro disse: "Consiglio a Zaniolo di andare all'estero, perché qui in Italia per lui sta diventando impossibile". Parole quelle che già in quel momento sono state scolpite nella pietra.
Nell'ultimo quarto d'ora di Roma-Verona Mourinho era davvero nervoso, non ha risparmiato l'arbitro che dopo averlo verbalmente ammonito ha provato a catechizzarlo. Ma quelle parole sono servite a poco. Ci sono state anche delle proteste furiose dopo un contatto tra Ceccherini e Pellegrini. La Roma ha reclamato un rigore, non era così per l'arbitro (né per il VAR). Mou si è arrabbiato tanto e furioso ha dato un calcio al pallone, che è finito in tribuna.
Poi al 90′ altre proteste feroci, Mourinho esplode e mima il gesto del telefono, che gli costa l'espulsione. Rosso diretto. Mou lascia il campo, non prima di salutare Tudor, e di corsa va via. Scappa dallo stadio, perché in conferenza stampa il tecnico non si presenta e diserta pure le interviste in tv.
Non avendo Mourinho dato una spiegazione relativamente a quel gesto ovviamente non si può avere una risposta precisa. Sui social network c'è chi ipotizza, anche con un po' di fantasia, che quel gesto, quello del telefono, sia riferito al papà dell'arbitro Pairetto, Pierluigi ex arbitro che fu coinvolto anche lui in Calciopoli. Solo ipotesi, considerando che solo una persona sa la verità. Ora bisogna capire piuttosto cosa scriverà Pairetto nel referto. Dodici anni fa il gesto delle manette Mou lo pagò con tre turni di squalifica.