Mourinho fredda il giornalista turco: “Perché hai paura di dire la verità? Dilla, non chiedermelo!”
Reduce dall'operazione per l'asportazione della cistifellea, che lo aveva costretto a tornare a Lisbona durante le festività natalizie, José Mourinho è partito col piede giusto nel 2025: il su0 Fenerbahce ha battuto 2-1 in casa l'Hatayspor grazie alla doppietta di En-Nesyri. Il dopo partita peraltro non è stato molto sereno per lo Special One, che ha gelato il giornalista turco che gli chiedeva delle possibilità della sua squadra, attualmente seconda, di ricucire il divario col Galatasaray capoclassifica: "Perché hai paura di dire la verità? Di cosa hanno paura le persone in questo Paese? La differenza punti è dovuta solo al calcio giocato? Dì la verità, non chiedermelo!"
Niente di nuovo per Mourinho, che da quando la scorsa estate è arrivato in Turchia ha polemizzato più volte sul potere del Galatasaray fuori dal campo e sui conseguenti arbitraggi favorevoli alla squadra di Osimhen e Mertens, vittoriosa ieri per 2-1 sul Goztepe e dunque ancora avanti di 8 lunghezze rispetto al Fenerbahce (47 punti contro 39).
Lo sfogo di Mourinho contro il potere del Galatasaray: "È un campionato tossico"
Il 61enne tecnico portoghese nel dopo gara di stasera si è lamentato delle espulsioni a suo dire mancanti per i giocatori dell'Hatayspor: "È strano che sia finita 2-1. Un buon risultato ma potevano essere 6, 7, 8 gol. Se i colori fossero stati diversi, la partita sarebbe potuta finire 11 calciatori a 8. Sanno come giocare contro di noi e come giocare contro il nostro avversario. Il campionato in cui giochiamo è un campionato tossico. I nostri giocatori lo sanno".
"Non parlo turco, quindi non seguo televisione, giornali o social – ha continuato Mourinho nella sua arringa contro il Galatasaray – Certo che ho dei pensieri. Nei miei 35 anni di carriera non ho mai visto nulla di simile prima. Non è comprensibile, è oltre i limiti. Non credo che un club da solo possa distruggere questo sistema. Questo campionato è il mio campionato, ma è anche il tuo campionato. La lega dei bambini che amano il calcio. Se siete contenti dello status quo di questo campionato, siatene contenti, un club da solo non potrà risolvere questa situazione. La nostra unica opzione è continuare a lavorare. Per fortuna questo campionato non è molto seguito all'estero. Continueremo a lavorare duro".
"Non conosco il turco, ma qualche parola la imparo. Ieri continuavo a sentire la stessa parola: scandalo"
Quando gli è stato chiesto se il divario di 8 punti potesse essere colmato, l'ex allenatore di Inter e Roma ha affondato ancora il colpo: "Per colmare il divario dobbiamo vincere le partite, ma allo stesso tempo la capolista deve perdere punti. Penso che possiamo vincere le partite, ma la domanda importante è: loro come perderanno punti? Non conosco il turco, ma posso imparare alcune parole perché le sento spesso. Ieri (quando ha giocato il Galatasaray, ndr) continuavo a sentire la stessa parola; scandalo, scandalo, scandalo… sentivo sempre questa parola. Ad alcuni di voi piace. La cosa peggiore è che anche il vincitore si diverte. Vincere così, qualunque cosa accada, in qualsiasi circostanza, è la cosa peggiore".