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Mourinho esalta la Roma: “Un progetto che deve diventare il riflesso di ciò che sono: un vincente”

Josè Mourinho ha parlato al canale della Lega sul progetto che lo sta legando alla Roma: “A lungo termine per creare un’eredità, qualcosa di sostenibile e vincente nel futuro”. Il tecnico portoghese ha poi rilanciato la sfida in campionato: “Sono migliorato, ho più esperienza e la Roma già ai tempi dell’Inter era la principale avversaria”
A cura di Alessio Pediglieri
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Josè Mourinho è tornato a parlare della Roma che sta allenando da qualche mese a questa parte e con cui ha già raccolto i primi importanti frutti sul campo, di un lavoro delicato e a lungo termine, con lo scopo di ridare prestigio e successo al club, ai tifosi e alla città. Un intento che lo Special One – sul canale ufficiale della Lega – ha voluto rimarcare come meglio sa fare: scuotendo l'ambiente per cui vive e lavora, diventandone trascinatore, motivatore e leader. Toccando le corde giuste, quelle dell'orgoglio.

Questo non è il mio progetto, non è il progetto di Tiago Pinto. Non è nemmeno il progetto dei Friedkin. Questo è il progetto Roma. E come tale voglio che prenda riflesso di ciò che io sono, la squadra mi deve assomigliare: tutti a gioire in caso di vittoria, tutti a piangere per le sconfitte. Tutti insieme come una squadra

Un concetto carissimo allo Special One, che ha sempre portato con sé nelle sue avventure professionali e che ne ha fatto non solo tesoro ma anche cartina tornasole del suo modo di vivere la professione di allenatore: "I miei giocatori devono capire e sentire che io voglio dare tutto per questa squadra. Ai tifosi dico però di non avere fretta anche se li comprendo: facile tifare per chi vince sempre, difficile amare quando si fatica".

Io e la proprietà vogliamo lasciare qualcosa di importante, un progetto duraturo per la Roma, un'eredità. Non si può pensare di vincere tutto e subito: l'obiettivo è di far tornare a vincere questa società in futuro per lungo tempo

Ovviamente l'asticella si è alzata notevolmente dalla sua prima esperienza in nerazzurro in Serie A. In sella all'Inter, Mourinho era una autentica novità per il calcio italiano e riuscì con il suo carisma e il suo essere sempre al centro della situazione a costruire un progetto vincente, che esplose con lo storico Triplete del 2010. Conscio che le difficoltà che dovrà superare, oggi, saranno maggiori, il tecnico portoghese non si tira indietro. Anzi, rilancia:

Tutto diventa un dejavù per tutte le esperienze che ho avuto e che ora ritornano. Mi sento migliorato, faccio tesoro della mia carriera, conosco abbastanza bene il calcio italiano, la cultura italiana e anche la Roma: quando ero all'Inter era la prima avversaria, una rivale di rango pronta a lottare per il titolo

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