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Mourinho esalta la Roma e poi svela l’incredibile retroscena: “A dicembre potevo andare via”

José Mourinho ha parlato al termine della gara che la sua Roma ha vinto contro l’Empoli. Il tecnico giallorosso ha svelato che a dicembre ha avuto la possibilità di lasciare i giallorossi, ma ha preferito restare.
A cura di Fabrizio Rinelli
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José Mourinho ha parlato al termine della gara che la sua Roma ha vinto contro l'Empoli. Un successo importante per i giallorossi che arrivavano a questa sfida dopo le sconfitte contro Napoli e Cremonese (Coppa Italia). Il tecnico portoghese è stato molto soddisfatto della prova della squadra e soprattutto di Abraham che a tratti è sembrato il giocatore che ha incantato Roma lo scorso anno: "Inizialmente ha avuto un momento difficile, anche se non segna quest'anno dà un grande contributo – ha spiegato – Nel secondo tempo ha fatto di tutto: pressione, far compattare la squadra, ha cercato profondità". Lo Special One ha esaltato soprattutto l'atteggiamento della squadra che finalmente ha mostrato gli artigli dopo due passi falsi importanti e poi si è soffermato a parlare della realtà attuale della Roma, che forse non tutti capiscono secondo l'allenatore portoghese:

"Io penso che c'è gente nello stadio che non lo capisce, c'è ovviamente gente che capisce, e abbiamo gente nella stampa che doveva capire, o fa finta di non capire questa nostra realtà – ha spiegato – Se questa squadra gioca contro la Cremonese e vinciamo siamo in semifinale, ma non vinciamo ed è questa è la nostra realtà". Mourinho è molto critico: "Lavoriamo tanto e prima della partita oggi ho detto ai giocatori di entrare in campo con uno zaino pieno di frustrazione dell'ultima partita – spiega – Ma non abbiamo l'aiuto di nessuno, siamo solo noi. La verità è che facciamo il massimo e chi dà il massimo non può dare di più". Il tecnico giallorosso ha poi affrontato il tema relativo al mercato e ha svelato un retroscena sulla sua posizione da allenatore: "A dicembre potevo andare via…"

Mourinho in panchina nel corso della gara contro l'Empoli.
Mourinho in panchina nel corso della gara contro l'Empoli.

Le parole dell'allenatore portoghese fanno chiaramente rumore nel bel mezzo di un tumulto generale che si è generato nel club dopo la bufera Karsdorp e il caso Zaniolo. Lo Special One, subito dopo i Mondiali infatti, sarebbe stato avvicinato da alcune Nazionali come Portogallo e Brasile per prendere il posto di uno dei Ct sollevati dall'incarico. "Penso a ogni giorno, io potevo andare via a dicembre e invece sono rimasto qui – ha dichiarato ai microfoni di DAZN – Questa è la mia vita, ogni giorno, ogni partita. Qualche volta sembra che siamo in difficoltà, quasi in situazione di andare in Serie B. Invece siamo lì davanti, insieme ad altre squadre che sono fortissime". Nessun particolare commento sul caso Zaniolo: "Zaniolo non può fare niente – afferma Mourinho – È un problema della società e deve risolvere con loro, non con me". Stesso discorso anche per il rinnovo di Smalling: "Non posso fare niente per convincerlo a rimanere".

Nel corso della successiva conferenza stampa post gara, Mourinho ha ribadito il concetto iniziale, sottolineando come la panchina in questo momento sia corte e che ogni infortunio la squadra va in difficoltà: "Con una partita a settimana possiamo fare una cosa “importante”, altrimenti tutto diventa più difficile – ha detto – Qualche tifoso non lo capisce, ma è normale, fanno un altro mestiere, la gente della stampa anzi dei social, Twitter o altro, fanno finta di non capire. Io sono con i miei giocatori". Poi lo Special One ha condannato fermamente i fischi di alcuni tifosi nei confronti di Lorenzo Pellegri dopo la sostituzione del capitano della Roma: "Qualcuno non capisce lo sforzo, i sacrifici. Lorenzo ha giocato 95’ due giorni fa, oggi 93’, non è facile, però va bene così – ha tuonato – Lui sa che il suo allenatore rispetta lui, i suoi sforzi e tutto quello che fa per la squadra. Non parliamo di 60mila persona, 20-30 o 50 persone che fischiano non è una grande espressione".

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