Mourinho descrive il nuovo centravanti della Roma: “Uno come Kane”
Giorno dopo giorno, si avvicina il giorno in cui José Mourinho arriverà a Roma. Finché questo non accadrà, però, i tifosi giallorossi dovranno accontentarsi delle sue parole e delle suggestioni che queste regalano. Impegnato come commentatore agli Europei per l'emittente radiofonica britannica Talksport, lo Special One si è soffermato sulla prestazione degli attaccanti inglesi nel match vinto per 1-0 contro la Croazia, delineando il tipo di centravanti che vorrebbe nella sua Roma:
Ci sono quegli attaccanti che, quando non fanno gol, comunque continuano a giocare. Kane è uno di questi. Sulla rete di Sterling, pur non toccando il pallone, ha svolto metà del lavoro. Se pensate a Rooney, lui era un numero 10, ma a volte faceva il centrocampista: questi giocatori non sono solo bravi a finalizzare. Il problema degli attaccanti egoisti è che quando non segnano non fanno nulla. Fatemi il nome di un attaccante egoista che faccia 30 gol e lo porterò a Roma.
Pro e contro di Edin Dzeko
Identikit tracciato, dunque. Guardando a quelli che già ha in casa, Mourinho potrebbe essere molto contento di lavorare con Edin Dzeko, centravanti bosniaco che non eccelle nella finalizzazione, ma allo stesso tempo ha un impatto diretto su quasi tutte le azioni della sua squadra. Nei suoi anni a Roma, il Cigno di Sarajevo, si è messo in mostra come un attaccante abile nel legare il gioco, nel venire incontro a giocare da numero 10, senza necessariamente stazionare nell'area di rigore avversaria. In Italia, Dzeko ha mostrato doti da bomber implacabili solo in una stagione, mentre gli è sempre stata riconosciuta una grande abilità nel venire fuori dalla marcatura avversaria a giocare con i compagni. Allo stesso tempo, però, la mobilità che lo Special One riconosce ad Harry Kane non è una caratteristica principale del bosniaco, perlomeno della sua ultima versione. Il numero 9 della Roma, infatti, si è sempre dimostrato più bravo a fornire assist ai propri compagni che a lasciare loro spazio attraverso il movimento.
La capacità di Belotti di liberare gli spazi per i compagni
La capacità di liberare gli spazi è una delle caratteristiche principali, invece, dell'attaccante più vicino ai giallorossi in questo primo scorcio di mercato, Andrea Belotti. Il Gallo è una punta instancabile, sempre pronto a muoversi lungo il fronte d'attacco per fornire una soluzione in più ai compagni. Negli ultimi anni, inoltre, è diventato meno istintivo e il suo gioco è stato più votato alla coralità, rispetto a quanto accadeva nella prima parte della sua carriera. Se dovesse lasciare il Torino per approdare alla Roma, Mou avrebbe la possibilità di lavorare con un attaccante completo, magari non tecnico quanto Dzeko, ma comunque capace di giocare con i compagni, molto abile nello smarcamento e nel liberare gli spazi per eventuali inserimenti dei trequartisti.
Porta chiusa per Icardi?
Stando alle parole dello Special One, infine, sembrano chiuse le porte a Mauro Icardi. Il prossimo allenatore della Roma ha fatto capire di non amare gli attaccanti egoisti, aggettivo con cui è stato spesso definito il bomber argentino durante la sua permanenza in Italia. Mourinho, però, ha detto che avrebbe fatto un'eccezione nel caso di attaccanti da 30 gol a stagione. Maurito non è mai arrivato a segnare così tanto ma, per ben tre stagioni, ha chiuso sopra le 25 reti. Che sia un messaggio indiretto ai Friedkin? Chissà.