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Mourinho crolla in lacrime durante l’intervista: “Ho tante cose che mi passano per la testa”

Mourinho felice e stravolto a fine gara festeggia il titolo, il suo quinto in carriera: “Questa sera c’era da scrivere la storia e l’abbiamo fatto”. Poi, arriva una conferma importante sul futuro alla Roma.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un Josè Mourinho provato e felice, dopo il trionfo di Tirana: emozione, lacrime, gioia. Un tornado di emozioni che lascia spazio a considerazioni che vanno al di là della singola partita e che riguardano il futuro prossimo suo e della Roma. Che continuerà insieme perché Mourinho ha confermato di voler restare in giallorosso, senza se e senza ma. Anche se sono tanti i pensieri che scorrono nella mente nei minuti del dopo trionfo, lo Special One ribadisce la ferrea intenzione di continuare il progetto romanista.

Un trionfo dopo 31 anni di attesa, ottenuto in pochissimo tempo al suo debutto in giallorosso, in un club e una piazza più che esigenti e umorali: "Undici mesi a Roma è straordinario, come avevo detto ai ragazzi in spogliatoio in campionato, abbiamo fatto ciò che dovevamo fare. Abbiamo fatto il nostro lavoro qualificandoci in Europa League. Oggi non era lavoro, era storia e abbiamo riscritto la storia della Roma. La Conference League è una competizione che dall'inizio abbiamo avuto la sensazione che era possibile vincere, poi il gruppo è migliorato ed è diventato sempre più forte. Sempre più difficile ma una competizione su cui abbiamo sempre puntato e che ci è costato punti in campionato".

Lacrime durante le dichiarazioni in diretta TV, lacrime a fine partita. L'emozione ha avuto ancora una volta il sopravvento sul portoghese così come era accaduto all'Olimpico dopo la vittoria sul Leicester. Anche a Tirana si è lasciato andare a bordo campo, riconfermando la speciale empatia con il popolo giallorosso che è esploso di gioia anche in Capitale, con un Olimpico dove in 50 mila avevano assistito alla gara davanti ai maxischermi inneggiando lo Special One e i giocatori senza sosta.

Il pianto di Mourinho al 90': la Roma ha vinto la Conference League
Il pianto di Mourinho al 90′: la Roma ha vinto la Conference League

Un sogno avveratosi, un obiettivo raggiunto con sacrificio e fatica, ma che rappresenta il punto di partenza e non un punto d'arrivo: "Adesso io rimango, non c'è dubbio anche se ci sono voci, io voglio restare a Roma e voglio capire cosa vogliono fare i nostri proprietari e dare un proseguo ad un progetto di gente sana  onesta e seria. E' nella storia della Roma ma anche nella mia, sono cinque trofei europei.. mi fa sentire un po' vecchio però è una cosa straordinaria per la mia carriera. Ora è il momento della vacanza e riflettere su tutto questo che siamo riusciti a fare"

La Roma ha scritto la propria storia con un nuovo capitolo, lo stesso ha fatto Mourinho che è il primo ad alzare al cielo cinque trofei con cinque squadre differenti, non perdendo mai una finale, e tre Coppe differenti: Champions, Europa League e Conference: "Mi hanno detto che sono come Ferguson e Trapattoni, vincendo in tre decadi diverse" dice emozionato ai microfoni "Io sono interista, del Chelsea, amo da impazzire il Real Madrid, sono anche romanista. Ho iniziato nel 2003 sono ancora qui a vincere.. Io sono di tutti coloro che con me vogliono formare una famiglia e cercano un obiettivo, stando insieme nei momenti difficili e per fortuna anche in momenti come questo. Non dico che non penso un po' a me, ma penso soprattutto alla gente romanista che festeggia".

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