Mourinho aveva rifiutato due offerte per poter restare alla Roma: “Ho preso scelte poco furbe”
José Mourinho torna a parlare dopo l'esonero alla Roma. Lo Special One adesso si sta godendo un periodo di pausa prima di gettarsi nuovamente nella mischia ma per la prima volta ha deciso di sciogliere ogni riserva sulla sua ultima avventura in giallorosso, durata oltre due anni e mezzo.
Ai microfoni di FIVEUK, il podcast di Rio Ferdinand e Stephen Howsone, il portoghese ha raccontato come ha vissuto la separazione dalla Roma, una delle più sentite della sua carriera: "Credo di poter dire che sia stata la decisione che mi ha dato maggiormente fastidio. Ho dato davvero tutto per la Roma, ci ho messo il mio cuore, ho anche rifiutato alcune opzioni e preso scelte che professionalmente nessuno riterrebbe furbe".
Mourinho prosegue rivelando che per dare la priorità ai giallorossi ha rifiutato delle offerte di lavoro davvero allettanti: "Ho rifiutato grandi opportunità di lavoro. In passato ho lasciato club dopo aver vinto delle finali (l'Inter ndr.) e nel caso della Roma sono stato emotivo fino alla fine e mi fa male".
Ma di quali panchine si tratta? Lo Special One non si nasconde: "Una di queste è stata la nazionale del Portogallo, la miglior nazionale di sempre e tre anni prima di una Coppa del Mondo". Tra le sue mani quindi c'è stata la possibilità di diventare commissario tecnico della sua nazionale, un grande onore che ha deciso di mettere da parte per restare concentrato sulla Roma.
C'è poi la parentesi Arabia Saudita, una voce che era già circolata in passato. Secondo i rumors di mercato a Mourinho sarebbe stata offerta una montagna d'oro per trasferirsi nella Saudi Pro League, un'offerta che lo avrebbe trasformato nell'allenatore più pagato della storia del calcio. Ma anche quella volta da parte sua è arrivato un secco no: "Poi ho avuto grosse proposte dall'Arabia Saudita. Non l'ho fatto, non ho accettato. Solitamente sono molto pragmatico e con le emozioni sotto controllo".