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Mourinho accusato di razzismo del Galatasaray, la frase incriminata: “Saltavano come scimmie per protestare”

Mourinho accusato di razzismo del Galatasaray, la frase incriminata: “Sulla loro panchina stavano già saltando come scimmie”. Cosa è successo dopo il derby di Istanbul e la difesa pubblica del Fenerbahçe nei confronti dello Special One.
A cura di Vito Lamorte
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José Mourinho accusato di razzismo dal Galatasaray, che ha preannunciato l'intenzione di denunciare lo Special One. La frase incriminata, pronunciata nella conferenza stampa dopo il derby di Istanbul: "Sulla panchina del Galatasaray saltavano come scimmie per proteste". Nel comunicato si legge: "Parole offensive del popolo turco che José Mourinho pronuncia regolarmente da quando ha iniziato a lavorare in Turchia".

Si tratta solo dell'ennesimo momento di tensione tra il Gala e l'allenatore del Fenerbahçe dal suo arrivo in Turchia. Le polemiche con l'ex allenatore di Inter e Roma vanno avanti dall'inizio della stagione e dopo il pareggio per 0-0 nel derby, che ha lasciato inalterate le distanze in classifica tra le prime due (+6 per il Galatasaray), è arrivata la comunicazione ufficiale dal parte del club giallorosso: "Fin dall'avvio del suo incarico in Turchia, Mourinho ha continuamente pronunciato frasi denigratorie sul popolo turco. Oggi il suo discorso è andato oltre i commenti immorali verso una retorica inumana".

Inizialmente sembrava una decisione presa per quanto accaduto nel corso dei mesi scorsi nei confronti degli arbitri turchi, visto il riferimento temporale, ma nelle ore successive si è capito che si trattava di altro.

Mourinho accusato di razzismo: cosa è successo dopo Galatasaray-Fenerbahçe

Nel post-partita José Mourinho ha lasciato intendere, a suo modo, di aver apprezzato la direzione dell'arbitro sloveno Slavko Vincic, chiamato a dirigere la partita dopo le polemiche arbitrali degli ultimi mesi tra lo Special One e il Galatasaray che hanno incendiato gli animi nel campionato turco.

Queste le sue parole in conferenza stampa: "La prestazione del giovane Akcicek? Voglio ringraziare l'arbitro. Dopo un clamoroso tuffo nel primo minuto sulla loro panchina stavano già saltando come scimmie e se ci fosse stato un arbitro turco lo avrebbe subito ammonito e io sarei stato costretto a cambiarlo. Sono andato nello spogliatoio dell'arbitro dopo la partita, c'era il quarto uomo turco e gli ho detto che se lui fosse stato l'arbitro sarebbe stato un disastro. Ho invece ringraziato Vincic per essere venuto ad arbitrare questa partita".

Nel giro di poco tempo è arrivata la risposta da parte del Galatasaray, che con una nota ufficiale ha puntato il dito contro le dichiarazioni di Mourinho e ha preannunciato una denuncia alla UEFA e alla FIFA:

Il direttore tecnico del Fenerbahçe, José Mourinho, che da quando ha iniziato a lavorare in Turchia ha regolarmente rilasciato dichiarazioni denigratorie nei confronti del popolo turco, ha ora aggiunto una retorica disumana alle sue affermazioni immorali. Desideriamo informarvi che presenteremo una denuncia penale alla procura e che presenteremo anche una denuncia alla UEFA e alla FIFA in merito alle dichiarazioni razziste di José Mourinho. Oltre a tutte queste iniziative, monitoreremo l’atteggiamento dei direttori tecnici del nostro rivale “esemplare morale” nei confronti di questa affermazione.

Il Fenerbahçe difende Mourinho: "Dichiarazione completamente estrapolata dal contesto"

In mattinata è arrivata la replica del Fenerbahçe in difesa di José Mourinho e il club annuncia di agire per vie legali per respingere ogni accusa.

Questa dichiarazione si è resa necessaria in merito a un argomento che è stato all'ordine del giorno dopo la partita giocata tra la nostra squadra di calcio e il Galatasaray. Una dichiarazione rilasciata dal nostro direttore tecnico José Mourinho dopo la partita è stata completamente estrapolata dal contesto e deliberatamente distorta. Come ogni persona di buon senso può vedere e capire; Queste espressioni, utilizzate da José Mourinho per descrivere la reazione estrema dello staff tecnico della squadra avversaria alle decisioni dell'arbitro durante la partita, non possono in alcun modo essere associate al razzismo. Cercare di dipingere questo discorso come razzista è un approccio del tutto malevolo. Vorremmo informare il pubblico che eserciteremo i nostri diritti legali in merito a questa patetica calunnia che mira a escludere la concorrenza dal campo, a cambiare l'agenda e a manipolarla.

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