Mourinho a rischio esonero nel Tottenham: ha perso il controllo dello spogliatoio
L'eliminazione dall'Europa League è stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso: Josè Mourinho è oramai al palo, con uno spogliatoio che fa sempre più fatica a seguirlo e che sembra averlo abbandonato. tanto che il portoghese rischia anche l'esonero ancor prima di portare a termine l'attuale stagione. Lo sfogo nel dopo crollo contro la Dinamo Zagabria, in cui gli Spurs sono stati eliminati ai supplementari, non può non avere ripercussioni a breve e lungo termine: lo Special One ha puntato il dito verso i propri giocatori, per poi fare i complimenti agli avversari.
Ovviamente l'eventualità esonero è tutta da soppesare per il club londinese in tempi in cui le entrate sono limitate per la pandemia e ogni spesa ‘extra' pesa il doppio: Mourinho ha ancora due anni per il suo attuale accordo con gli Spurs, il che significa che ha diritto a un sostanzioso compenso garantito se il presidente Daniel Levy decidesse di agire in tal senso. Eppure qualcosa dopo giovedì sera, sembra essersi incrinato.
I ragazzi non mi hanno seguito, per molti di loro non sembrava fosse una partita importante per me lo era. Hanno disonorato l'impegno, il valore del nostro lavoro. Io posso solo scusarmi con i tifosi del Tottenham, spero che anche i giocatori sentano di doverlo fare. Il futuro? non è il momento di analizzare altro: sono triste e deluso, questo sì
L'eliminazione europea pesa come un macigno sulle finanze del Tottenham ma ciò che più preoccupa è la sensazione che ci possano essere problemi più gravi, di lunga portata come la fine del sodalizio tra il tecnico e i giocatori: il portoghese starebbe infatti lottando per cercare un rimedio a uno spogliatoio spaccato, tra i timori di una crescente disarmonia all'interno della squadra.
I tabloid inglesi, tra cui il DailyMail, stanno però facendo i conti in tasca al club per capire se la mossa possa comunque avvenire in tempi stretti: il dovere del Tottenham è di non fallire la qualificazione europea per la prossima stagione, perché sarebbe un contraccolpo economico letale. Ed è per questo che sono al vaglio diverse ipotesi, come esonerare Mourinho continuando a pagarlo mensilmente – come è stato fatto per Pochettino – fino ad un suo possibile nuovo ingaggio in un altro club.
Ciò impedirebbe al Tottenham di svenarsi nell'immediato dovendo elargire una cospicua buonuscita al portoghese tutta in una soluzione oltre a dover pensare all'ingaggio del suo sostituto – il cui nome è quello di Julian Naglesmann, il tecnico del Lipsia, che potrebbe subentrare a lavori in corso, in pole position rispetto a Brendan Rogers, attualmente al Leicester.