Mount e Pulisic: da un campo estivo nel 2010 al gol che vale una finale di Champions
Il Chelsea ha battuto 2-0 il Real Madrid nel ritorno delle semifinali di Champions League, aggiudicandosi la possibilità di disputare la finale di Istanbul in una sfida tutta inglese contro il Manchester City. Tra i Blues ha brillato in particolare Mason Mount, che ha segnato il gol del raddoppio su assist di Christian Pulisic. I due giocano insieme da due stagioni e hanno dimostrato più volte di trovarsi bene insieme, avendo sviluppato un binomio di tecnica e velocità difficilmente contrastabile dalle difese avversarie. La loro intesa, però, non è dovuta soltanto agli ultimi due anni in cui hanno fatto parte della rosa dei Blues. Come rivelato dallo stesso Chelsea in un tweet dell'agosto scorso, Mount e Pulisic si conoscono da ben 11 anni. La foto postata dal club londinese ritrae i due fantasisti all'età di 10 anni, in compagnia di un terzo ragazzo, Tom Carlton, che non ha avuto la loro stessa fortuna, militando oggi solo nell'ottava serie inglese.
Perché Mount e Pulisic sono insieme nella foto?
Nel 2010, infatti, il capellone Mount faceva già parte dell'Academy del Chelsea da cinque anni, mentre un più riconoscibile Pulisic non ha mai militato nelle giovanili dei Blues. L'americano, infatti, a quei tempi viveva negli Stati Uniti con la sua famiglia ed era a Londra per partecipare a un campo estivo organizzato dalla società inglese, che lo aveva preso in prova per dieci giorni. Come si vede chiaramente dalla foto, Pulisic è l'unico dei tre ragazzi che ha la lettera T di trial (in italiano prova) sia sulla felpa che sui pantaloncini. Lo statunitense non viene scelto e torna in America, mentre il Chelsea perde l'occasione di risparmiare 64 milioni di euro. Il giovane Pulisic, infatti, viene ingaggiato dal Borussia Dortmund nel 2015 e due anni dopo è già una stella del calcio europeo. Le sue prestazioni in Bundesliga convincono il Chelsea ad acquistarlo nel gennaio del 2019, lasciandolo in prestito ai gialloneri fino al termine di quella stagione. È il secondo colpo più costoso della storia dei Blues fino a quel momento, secondo solo al portiere Kepa, pagato 80 milioni di euro. Ad aspettarlo al suo arrivo a Londra ritrova uno dei due ragazzi della foto, quel Mason Mount che ha tagliato i capelli e, dopo due stagioni in prestito tra Vitesse e Derby County, è tornato alla casa base, voluto fortemente dal tecnico Frank Lampard, che l'ha già avuto l'anno prima in Championship. Mason è nato a Portsmouth, città a due ore dalla capitale inglese, e al primo anno nei Blues è stabilmente titolare.
Il loro timbro sulla finale di Champions conquistata dal Chelsea
Nella prima stagione insieme le cose non vanno benissimo per il Chelsea, che arriva quarta in Premier League e non vince alcun trofeo, ma i due ragazzi mettono comunque insieme 19 gol e Mount risulta il giocatore più impiegato della rosa. Va decisamente meglio l'anno successivo: i Blues, che intanto hanno cambiato allenatore affidandosi a Thomas Tuchel, raggiungono le semifinali di Champions League dove si trovano contro il Real Madrid. In Spagna Mount e Pulisic sono entrambi titolari e l'americano segna un gran gol, che consente ai suoi di tornare a casa con l'ottimo risultato di 1-1.
Al ritorno, i ragazzi terribili di Tuchel completano l'opera: prima vanno in vantaggio con Werner e poi raddoppiano nel finale con un gol di Mount su assist di Pulisic. Il Chelsea torna in finale di Champions League e se avrà la possibilità di giocarsi la coppa dalle grandi orecchie lo deve anche all'intesa formata tra due ragazzi in un campo estivo di ormai undici anni fa.