video suggerito
video suggerito

Morto Mario Zagallo, leggenda del calcio brasiliano: l’unico a vincere quattro Mondiali

A 92 anni è morto Mario Zagallo, mito del calcio. Con il Brasile vinse due Mondiali da calciatore, uno da allenatore e uno da vice-allenatore. Nessuno come lui.
A cura di Alessio Morra
108 CONDIVISIONI
Immagine

A 92 anni è morto Mario Zagallo, mito del calcio mondiale e soprattutto di quello brasiliano. Zagallo è l'unico ad aver vinto i Mondiali in quattro occasioni, ha fatto meglio anche di Pelé. Due coppe del mondo le ha vinte da giocatore, una da allenatore e un'altra da vice-allenatore. Nel 1998 portò il Brasile in finale, che perse però contro la Francia. La notizia è stata data dalla famiglia con un breve comunicato sui suoi profili social: "È con grande tristezza che vi informiamo della morte del nostro eterno quattro volte campione del mondo Mário Jorge Lobo Zagallo".

Quando iniziò a giocare venne soprannominato la ‘Formichina' per il suo fisico esile, che divenne uno dei suoi punti di forza. Zagallo era nato nel 1931 da una famiglia anche di origini italiane, ebbe una carriera splendida che è culminata con i primi due Mondiali vinti dal Brasile, quello del 1958, quando il mondo scoprì Pelé, e quello del 1962.

Immagine

All'epoca le squadre di calcio avevano un undici titolare fisso e i nomi dei calciatori risuonavano come delle filastrocche e l'attacco del Brasile è passato alla storia: Garrincha, Didì, Vavà, Pelé e Zagallo. Lui era l'ultimo, l'undici come numero di maglia, che è diventato poi il primo a vincere il Mondiale da giocatore e allenatore.

Ci riuscì in questa veste nel 1970, ahi noi, contro l'Italia nella famosa finale dell'Azteca. L'Italia passò in vantaggio, ma stanca anche per le fatiche del memorabile 4-3 con la Germania, crollò sotto i colpi di una squadra, per la verità, più forte. Mondiale numero tre per il Brasile e per Zagallo.

Immagine

Ci riprovò nel 1974, ma senza fortuna, poi allenò diversi club, compreso il ‘suo' Flamengo, e virò verso gli Emirati, portò la nazionale ai Mondiali del 1990, che disputarono senza di lui. Nel 1994, ancora contro l'Italia, vinse un altro Mondiale. Quello della finale di Pasadena. In avanti c'erano Romario e Bebeto e nella rosa un giovanissimo Ronaldo, appena 17enne. Riconfermato a furor di popolo promosse il Fenomeno, vinse pure una Copa America e una Confederations Cup e visse un'altra finale Mondiale, che però perse a Saint Denis, 3-0 con la Francia nel 1998.

Immagine

Quattro Mondiali lo rendono, oltre che immortale, recordman assoluto. Pelé ne ha vinti tre. Beckenbauer e Deschamps lo hanno emulato nella doppietta, vincendo il titolo prima da calciatore e poi da allenatore. In ogni caso il Brasile piange il ‘Professore', perché dopo tutti questi successi il soprannome di Mario Zagallo è cambiato.

108 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views