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Morto il giornalista Franco Zuccalà, lasciò un segno indelebile a 90° minuto e La Domenica Sportiva

È morto a 83 anni Franco Zuccalà, giornalista sportivo famoso per i suoi servizi e interviste sul calcio. Fu un volto noto di trasmissioni storiche come La Domenica Sportiva e 90° minuto.
A cura di Marco Beltrami
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Lo sport italiano è in lutto per la morte di Franco Zuccalà. Il popolare giornalista italiano è morto nella notte tra il 29 e il 30 novembre all’età di 83 anni. Una brutta notizia per tutti gli appassionati di calcio, che non hanno mai dimenticato i suoi lavori e in particolare i servizi televisivi in trasmissioni storiche come La Domenica Sportiva e 90° minuto.

Dopo una lunga gavetta infatti il giornalista e scrittore originario di Catania aveva iniziato la sua carriera sul Corriere di Sicilia a fine anni ’50. Grazie alle sue doti divenne così inviato speciale e poi redattore per la Rai, raggiungendo la popolarità grazie ai suoi servizi mai banali. Una voce chiara, posata e quella capacità di dire sempre l'essenziale con poche "pennellate" a rendere il tutto non banale per raccontare nel migliore dei modi quanto accaduto in particolare durante i match di Serie A. È rimasto nell'immaginario collettivo soprattutto per i suoi resoconti e interviste a 90° minuto, trasmissione iconica che raccontava il calcio quando ancora non c'era la possibilità di vedere le partite in diretta televisiva.

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Celebri le sue interviste non solo ai protagonisti degli eventi seguiti, ma anche a celebrità assolute del mondo dello sport e non solo come Nelson Mandela, Henry Kissinger, Sophia Loren e poi Maradona, Pelé e Di Stefano. Tante le collaborazioni per testate prestigiose all'attivo come La Gazzetta dello Sport, Il Giornale, Tuttosport, anche per la Rai Corporation di New York e per la Televisione svizzera italiana.

Un curriculum eccezionale il suo con all'attivo tantissimi appuintamenti sportivi prestigiosi vissuti da giornalista: dieci Mondiali, quattro Olimpiadi, otto Europei e due Coppe d'Africa. Tutti raccontati anche attraverso una serie di documentari-reportage, realizzati in tutto il mondo. Una curiosità che in pochi sanno è che Zuccalà era anche un arbitro di calcio. Infatti in parallelo con la prima fase della carriera giornalistica frequentò un corso per fischietti presso la sezione di Catania con alcuni colleghi. Sul campo ha ottenuto risultati importanti, anche se poi arrivò un momento in cui dovette scegliere quale carriera portare avanti. Zuccalà scelse quella giornalistica, ed è stata sicuramente quella giusta. Ha lasciato un segno indelebile.

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