Morto Helmut Duckadam, leggendario portiere: parò quattro rigori in una finale di Coppa dei Campioni
Per il calcio questo è un giorno triste. Perché all'età di 65 anni è morto Helmut Duckadam, leggendario portiere romeno che conquistò la Coppa dei Campioni nella stagione 1985-1986. La Steaua batté il Barcellona ai calci di rigore e Duckadam parò tutti e quattro i rigori dei calciatori del Barcellona compiendo un'opera titanica e realizzando un record pressoché imbattibile.
L'apice e poi l'oblio: la carriera da romanzo di Duckadam
La carriera di Duckadam è stata particolarissima. D'altronde si diventa leggende anche se non vincono vagonate di trofei. L'apice e la fine nello spazio di pochissimo tempo, una parabola quasi da romanzo. Classe 1959, quando ha ventitré anni passa alla Steaua Bucarest, una squadra ricca di talenti, che clamorosamente vinse la prima e unica Coppa dei Campioni nel 1986.
Quattro rigori parati nella finale Steaua-Barcellona
Duckadam era alto e magro ed era noto anche per la sua espressività e i suoi baffoni. A Siviglia nel maggio del 1986 il Barcellona voleva vincere la prima Coppa Campioni della sua storia, ma il bel gioco franò contro il calcio spartano della Steaua, 0-0 al 90′. Nessun gol ai supplementari. Si va ai rigori e Duckadam è indemoniato. Neutralizza i rigori di Alexanco, Pedraza, Pichi Alonso e Marcos. Naturalmente è l'uomo del match, fa incetta di premi e dopo quella partita, nonostante abbia 27 anni non scenderà più in campo da professionista per tre anni.
Poi tre anni di stop prima di riprovare con il calcio
Sul suo lungo stop è aleggiato per anni un mistero, con ipotesi probabilmente fantasiose che hanno tenuto banco negli anni. Si disse che uno dei figli di Ceasescu voleva la Mercedes che gli aveva regalato il Real Madrid (sempre in funzione anti-Barcellona), con conseguente rifiuto del portiere, che ne avrebbe pagato le conseguenze. Lui quando ne ha parlato ha sempre dichiarato di essersi dovuto operare d'urgenza a un braccio per un'embolia, successivamente ha parlato di un grumo di sangue, smentendo teorie fantasiose.
Tornò tre anni dopo quella finale, ma lo fece a livelli più bassi e nel 1991 si ritirò a soli 32 anni. Poi è andato a vivere negli Stati Uniti dopo aver fatto anche il doganiere in patria. In Romania poi ci è tornato e lo ha fatto per sostenere la Steaua. Gli ultimi anni della sua vita sono stati complicati. In una delle ultime interviste disse di aver subito la nona operazione al cuore.