Morto Giampiero Boniperti, leggenda della Juventus
All'età di 92 anni è morto Giampiero Boniperti, leggenda della Juventus, della quale è stato calciatore per quindici anni e poi presidente dal 1971 al 1990. Tornò poi in bianconero come a.d. e acquistò (anche) un giovane Del Piero, che poi gli tolse i record di presenze e gol nel club bianconero. Nella sua vita ha avuto anche una breve esperienza politica, divenne europarlamentare, lo è stato per cinque anni. Boniperti è mancato la scorsa notta a causa di un'insufficienza cardiaca. I funerali si terranno nei prossimi giorni in forma privata.
15 anni da calciatore con la Juventus
Non c'è, al di fuori della famiglia Agnelli, una persona che rappresenta meglio la Juventus di Boniperti che nel 1947 esordì in bianconero. Era un giovane, entrò velocemente in prima squadra in un'epoca dominata dal Grande Torino. Boniperti era un'ala destra che divenne poi un meraviglioso centravanti e formò poi un trio strepitoso con John Charles e Omar Sivori. Nel 1961 lasciò l'attività, il 10 giugno di quell'anno giocò la sua ultima partita che è stata Juventus-Inter 9-1, una partita passata alla storia per il risultato, per la protesta dei nerazzurri che mandarono in campo tanti ragazzini, compreso Mazzola. Con la Juventus ha segnato 188 gol e disputato 469 partite. Della Juventus era presidente onorario e il club bianconero lo ha omaggiato sui social.
E quasi 20 da presidente per Boniperti
Uomo intelligente entrò nei quadri dirigenziali della Juventus, affiancò Italo Allodi e poi divenne presidente nel 1971 e quella carica la mantenne fino al 1990. Quasi due decenni, ricchi di successi, in cui la Juventus divenne la prima squadra d'Europa a vincere tutte e tre le competizioni continentali (Coppa dei Campioni, Coppa delle Coppe, Coppa Uefa). Abile uomo mercato e grande conoscitore, Boniperti puntò sulla linea verde lanciò un giovane allenatore come Giovanni Trapattoni e portò alla Juventus giocatori come Paolo Rossi, Tardelli, Cabrini e Causio.
Le frasi storiche di Boniperti: "Vincere è l'unica cosa che conta"
Era stato un grande calciatore, è stato un grande conoscitore di calcio ed ha contribuito alle fortune della Juventus. Ma Boniperti era anche un uomo di cultura, negli anni '80 diede vita a un duello dialettico meraviglioso con il presidente della Roma Dino Viola. Fu Boniperti a coniare la frase storica che è storia: "Vincere non è importante, ma l'unica cosa che conta". Per molti tifosi bianconeri, soprattutto quelli con qualche anno sulle spalle, Boniperti rappresenta la Juve, in pochi l'hanno amata come lui: "La Juve non è solo la mia squadra del cuore, ma è il mio cuore". Una volta disse: "La Juventus la sognavo davvero, era il sogno della mia vita". Mentre in una delle ultime interviste mostrò la sua infinita passione per i colori bianconeri dicendo: "La Juve è una fede che continua a essermi appiccicata addosso".