Morto Giacomo Losi, lo storico capitano Er Core de Roma: “È andato in cielo con la maglia giallorossa”
Giacomo Losi è morto a 88 anni. Er Core de Roma, così era conosciuto dai tifosi giallorossi e dagli appassionati di calcio lo storico capitano della ‘magica'. A lungo è stato il giocatore che ha raccolto il maggior numero di presenze con i capitolini prima che Francesco Totti e Daniele De Rossi lo superassero con la maglia della squadra dell'Urbe.
A dare la notizia del decesso è stato il nipote, Massimo Liofredi. È stato lui, a nome della famiglia, pronunciare quelle parole così dolorose ma anche cariche d'affetto e d'orgoglio per lo sportivo che è divenuto un'icona nella storia della Roma e del football italiano.
Zio Giacomo stasera è andato in cielo – si legge nel messaggio -. È rimasto attaccato fino all’ultimo alla maglia giallorossa, per cui aveva un amore smisurato e che continuava a seguire in ogni occasione. Per tanti anni è stato il giocatore più rappresentativo della As Roma, battuto in fotofinish dai grandi Francesco Totti e Daniele De Rossi.
"Ci hai sempre amato, ti abbiamo sempre amato. Ciao Capitano, sarai nel nostro cuore per sempre". È stato il messaggio di cordoglio e di saluto dedicato a Losi dalla società giallorossa. Soncinese, Cremonese e poi il grande salto nella Roma nel 1953 all'età di 18 anni hanno scandito la sua carriera.
Il club lo prelevò per la somma di 8 milioni di vecchie lire. Un paio di anni più tardi sarebbe diventato titolare inamovibile per le 15 stagioni che lo avrebbero visto sempre con la stessa casacca addosso. La indossò fino al 1969, raccogliendo 386 presenze totali, di cui 299 da capitano, senza mai subire provvedimenti disciplinare. Ironia della sorte, venne ammonito solo nell'ultima partita che segnò la conclusione di quel lungo amore a tinte giallorosse.
A Roma Losi ha vinto due Coppe Italia (nel 1963-1964 e nel 1968-1969), e la Coppa delle Fiere nel 1960-1961. In campionato arrivò secondo nella stagione 1954-1955. In Nazionale è stato convocato per 11 volte: debuttò nel 1960, in occasione dell'amichevole contro la Spagna a Barcellona (sconfitta per 3-1), e venne chiamato in tutti i match che precedettero l'avventura ai Mondiali in Cile nel 1962. In Belgio-Italia (13 maggio 1962), Er Core de Roma ebbe l'onore di mettere al braccio la fascia di capitano anche in Azzurro.
"Mai menato nessuno. Io giocavo nell'anticipo", raccontò qualche anno fa in un'intervista spiegando quale fosse l'interpretazione del suo gioco, del ruolo di difensore, del modo di stare in campo che appartiene a un calcio virato seppia. In quel video condiviso dall'As Roma sui social le sue parole accompagnavano le immagini del murales dedicatogli nel quartiere Valle Aurelia, laddove è rimasto per molto tempo responsabile della omonima scuola calcio. In un intervento a @Teleradiostereo disse: "Non sono nato qui ma la città mi ha adottato. Voi romani siete così e io, negli anni, sono diventato uno di voi".