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Morto Bobby Charlton, icona del calcio: ha fatto la storia dello United e dell’Inghilterra

È morto a 86 anni Sir Bobby Charlton icona del Manchester United e della nazionale inglese, che ha dedicato tutta la sua vita allo sport più bello del mondo lasciando un segno indelebile.
A cura di Marco Beltrami
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Il calcio perde uno dei suoi più grandi campioni. È morto a 86 anni Bobby Charlton icona del football inglese, che ha dedicato tutta la sua vita allo sport più bello del mondo lasciando un segno indelebile. Una brutta notizia per tutto il movimento internazionale che perde uno dei suoi principali interpreti: Sir Bobby è stato considerato il calciatore inglese più forte di sempre.

La notizia è arrivata attraverso un comunicato ufficiale del Manchester United. Il club inglese ha esternato tutta la sua tristezza per la scomparsa dell’ex calciatore che dopo essere cresciuto nelle proprie giovanili, ha militato in prima squadra dal 1956 al 1973 segnando la bellezza di quasi 200 gol in più di 600 partite (all'attivo 3 campionati, una FA Cup, 4 Charity Shield e una Coppa dei Campioni). Memorabile il tridente formato con Denis Law e George Best. Al suo attivo poi le esperienze con Preston, Waterford, Perth, Blacktown. 106 i gettoni collezionati con la nazionale inglese, con 49 segnati, e un titolo Mondiale vinto nel 1966.

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Un rapporto totale con il pallone per Charlton, capace di far gol in tutti i modi e di giocare all’occorrenza in tutti i ruoli dell’attacco. Pur non essendo una punta pura, ha sempre segnato gol a raffica mettendosi in mostra in campo anche per l’eccezionale correttezza. Tanti i riconoscimenti della sua eccezionale carriera, anche a livello individuale. Nel 1966 ha vinto il Pallone d’Oro, e si è tolto poi la soddisfazione di essere inserito da Pelé nella lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della FIFA.

Dopo aver appeso gli scarpini, Sir Bobby ha provato la carriera di allenatore restando sempre nel giro del calcio, che gli ha regalato tributi a raffica fino a pochi anni fa. Nel 1994 è stato nominato cavaliere dalla regina Elisabetta II e nel 2020 purtroppo gli è stata diagnosticata una forma di demenza.

Questo il comunicato del Manchester United per ricordarlo: "Sir Bobby era un eroe per milioni di persone, non solo a Manchester o nel Regno Unito, ma ovunque si giochi il calcio nel mondo. Era ammirato tanto per la sua sportività e integrità quanto per le sue eccezionali qualità di calciatore; Sir Bobby sarà sempre ricordato come un gigante del gioco.Le più sentite condoglianze del club vanno alla moglie di Sir Bobby, Lady Norma, alle sue figlie e ai suoi nipoti.Diplomato alla nostra Accademia giovanile, Sir Bobby ha giocato 758 partite e segnato 249 gol durante 17 anni da giocatore del Manchester United, vincendo la Coppa dei Campioni, tre scudetti e la FA Cup. Con l'Inghilterra, ha vinto 106 presenze, segnato 49 gol e vinto la Coppa del Mondo del 1966.Dopo il suo ritiro, ha servito il club con distinzione come direttore per 39 anni. Il suo impareggiabile record di successi, carattere e servizio rimarrà impresso per sempre nella storia del Manchester United e del calcio inglese; e la sua eredità continuerà a vivere attraverso il lavoro che cambia la vita della Sir Bobby Charlton Foundation. Le più sentite condoglianze del club vanno alla moglie Lady Norma, alle sue figlie, ai suoi nipoti e a tutti coloro che gli hanno voluto bene".

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