Morte Emiliano Sala, nuove accuse del Cardiff: “Il Nantes ha retrodatato un assegno”
Ancora polemiche tra il Cardiff e il Nantes a seguito della morte di Emiliano Sala, avvenuta nel gennaio 2019 su un velivolo che stava trasportando il giocatore dalla Francia al Galles a seguito di un trasferimento di mercato. Tra le tante accuse che si sono protratte nel tempo, adesso arriva anche quella da parte della società anglosassone di accusare il Nantes di aver retrodatato un assegno da consegnare alla mamma di Emiliano, relativo agli ultimi emolumenti dovuti, per nascondere che al momento del decesso, Sala fosse ancora un giocatore del club francese. L'assegno è oggi all'esame del TAS, ma i media francesi hanno riferito che il Cardiff lo ha inviato anche alla procura di Nantes.
Nella lotta sempre più aspra tra i due club, adesso si inserisce un ulteriore elemento di contesa: un assegno che sarebbe stato retrodatato. Per il Cardiff è una ulteriore e definitiva prova che Emiliano Sala non fosse ancora da considerare un loro tesserato e dunque, evitare anche di pagare i 15 milioni di sterline che l'Uefa ha imposto con sentenza contro cui il Cardiff si è rivolto in appello alla Court of Arbitration for Sport (CAS).
Ora da Cardiff sostengono che il Nantes abbia cambiato la data di emissione di un assegno intestato alla madre di Sala per nascondere il fatto che era ancora una loro responsabilità legale quando è morto nell'incidente aereo. Tesi sostenuta anche attraverso le accuse verso i dirigenti del Nantes responsabili dell'organizzazione del volo aereo, rivelatosi gravemente inadeguato, su cui è morto il giocatore.
L'assegno in questione era datato 21 gennaio 2019, il giorno stesso in cui l'aereo è scomparso, intestato a sua madre, Mercedes Taffarel, per la somma totale degli ultimi emolumenti di 16.291 euro, poco più di 14 mila sterline. Il Cardiff sostiene che il Nantes ha retrodatato l'assegno per stabilire che ‘non avevano più legami legali con Sala' visto che sarebbe ‘inconcepibile' che il club abbia inviato l'assegno lo stesso giorno della morte di Sala mentre sarebbe stato inviato solo una volta saputo della tragedia. Confermata dalle autorità al ritrovamento del corpo di Sala, identificato solo il 7 febbraio 2019.