Moratti attacca la Juve: “I 38 scudetti? Fossi Agnelli, non sarei orgoglioso di Calciopoli”
"I 38 scudetti? Allo Stadium si sono distratti. Mi sa che dovevano scrivere 36, alle volte bisogna avere un po' più di memoria. Non lo dico per polemica, anche perché sono amico di Andrea Agnelli. Solo che al suo posto non sarei orgoglioso di quel periodo storico". Massimo Moratti non le manda a dire e ai microfoni di Radio KissKiss ha parlato dello scudetto della Juventus e di come il club bianconero continui a ignorare le sentenze di Calciopoli esponendo all'Allianz Stadium il tricolore con il numero 38, che conteggia anche i titoli che gli sono stati revocati.
Moratti ha parlato della continuità con cui la Juventus sta vincendo e delle difficoltà che le avversarie hanno avuto in questi anni per avvicinarsi ai bianconeri: "Stanno facendo molto bene. Le altre stanno provando ad avvicinarsi, adesso le inseguitrici non possono accontentarsi di arrivare secondi".
Moratti: Messi? A volte i sogni si avverano
L'ex presidente dell'Inter ha parlato della scelta di Suning e del numero uno Steven Zhang di affidarsi a due ex juventini come Beppe Marotta e Antonio Conte per cercare di ridurre il gap con la Vecchia Signora: "Non so se li avrei presi, non sono più il presidente da tempo ma devo dire che Zhang sta lavorando per il bene dei nerazzurri. L'allenatore sta facendo molto bene, l'anno prossimo farà meglio".
Non poteva mancare la chiusura sul sogno di mercato nerazzurro che porta il nome di Lionel Messi. Nelle scorse ore il padre dell'argentino, Jorge, ha preso residenza a Milano nel quartiere Porta Nuova, poco distante da dove sorge la sede dell'Inter, e subito si è scatenato il tam-tam sul possibile approdo in nerazzurro della Pulce: "Il padre ha preso casa vicino la sede dell'Inter, quindi magari sarà più facile andare a firmare il contratto. Magari venisse, alle volte i sogni si avverano".