Morata: “Un errore lasciare l’Atletico, tutti mi dicevano che sbagliavo. Fonseca mi chiamava sempre”

L'addio di Alvaro Morata al Milan ha sorpreso soprattutto per le tempistiche. L'attaccante spagnolo a gennaio decise di accettare la corte del Galatasaray chiudendo di fatto dopo soli 6 mesi la sua avventura col Diavolo. Una scelta giustificata sicuramente anche dall'addio di Paulo Fonseca che aveva fortemente voluto Morata al Milan. L'attaccante oggi si ritrova nel ritiro della Spagna impegnata che domani in Olanda inizia la fase finale della Nations League. Morata ha sfruttato l'occasione per concedere un'intervista a Cadena Ser parlando anche del Milan.
Il trasferimento al Gala è stato una sorpresa ma lo è stato ancor più quello in estate dall'Atletico al Milan. Una scelta che oggi l'attaccante non rifarebbe, come da sua stessa ammissione: “Non avrei mai dovuto lasciare l’Atletico Madrid, ma non stavo bene e quando non stai bene prendi decisioni sbagliate in ogni aspetto della vita". Morata sottolinea la sua riflessione: "L’allenatore del Milan mi chiamava tutti i giorni, avevo bisogno di sentirmi amato e considerato, dovevo decidere in fretta e non mi sono reso conto che anche Simeone mi voleva bene e mi considerava".

Un rimpianto dunque per Morata che oggi non avrebbe di certo fatto quella scelta. "Mio padre e il mio procuratore mi dicevano che stavo sbagliando ma non li ho ascoltati, quando passi per momenti difficili vedi tutto grigio anche se vicino hai persone che ti dicono che non è così – ha spiegato l'attaccante che poi, con un pizzico di rammarico sottolinea -. Se potessi tornare indietro non me ne andrei mai dall’Atletico, però le cose non si possono cambiare e ora sono molto felice”.

Le parole di Morata sull'addio all'Atletico Madrid
Morata non ha parlato chiaramente del suo addio al Milan ma solo di aver sbagliato ad accettare in estate di lasciare l'Atletico per accettare la corte dei rossoneri. In tanti alle sue spalle non gli avevano consigliato questa scelta. Ormai però è inutile piangere sul latto versato dato che ora ci sono il Galatasaray e la nazionale nel suo presente, poi si vedrà. Morata fino a questo momento è riuscito a distinguersi con i suoi gol e da capitano guarda con estremo interesse allo sviluppo della Nations League che ha però già vinto nel 2023.