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Morata manda la Spagna ai Mondiali e ha un solo pensiero: il bimbo che gli diede una stella

Morata è l’uomo della provvidenza in Spagna-Svezia: il suo gol manda la squadra di Luis Enrique ai Mondiali. E nella bolgia di Siviglia Alvaro non dimentica.
A cura di Paolo Fiorenza
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Alvaro Morata segna uno dei gol più importanti della sua carriera e manda la Spagna ai Mondiali: la rete realizzata nei minuti finali contro la Svezia fa giustizia di tante critiche e cattiverie piovute addosso all'attaccante madrileno in precedenti uscite con la maglia della Nazionale. La rivincita arriva in un'occasione importante: la formazione di Luis Enrique vola in Qatar come prima del suo girone e spedisce la squadra di Ibrahimovic negli inferi dei playoff.

Morata esulta ma non dimentica. Non le polemiche, i veleni, le amarezze. Alvaro non dimentica qualcosa di più prezioso e solleva una stella nel cielo di Siviglia, nella bolgia dell'Estadio Olimpico. Nulla di tutto quello che accade intorno a lui sembra importargli: l'attaccante della Juventus nel mezzo dell'esultanza sfrenata dei compagni corre verso la panchina per farsi dare quella stella. Gliel'ha regalato il giorno prima come amuleto uno dei suoi tifosi più fedeli, Miguel Angel, un bambino di nove anni che ha fatto del calcio il suo modo di sorridere alla vita.

Il bimbo soffre di una complicata malattia con cui combatte da oltre un anno e mezzo e grazie alla fondazione ‘Pequeño Deseo', che mira a realizzare i desideri dei bambini malati, ha potuto incontrare di persona i suoi idoli della Nazionale spagnola. Era una promessa fatta dal CT Luis Enrique. L'allenatore della Roja è stato il primo esponente del mondo del calcio a conoscere la storia di Miguel Angel: "Mi è stato detto che sei uno dei migliori tifosi che abbiamo. Adesso tocca a me, da allenatore, fare il tifo per te come quando tu tifavi per noi. Appena uscito dall'ospedale, sei invitato a venire a trovarci in Nazionale e ti regaliamo una maglia bella come questa che indosso io, un pallone autografato da tutti i giocatori. Voglio davvero incontrarti, vederti e abbracciarti. Dai un bacio ai tuoi genitori. Tanto coraggio e tanta forza, siamo i migliori", aveva detto il CT nell'aprile dello scorso anno, quando il bambino era stato ricoverato in ospedale.

"Sei stato la nostra stella, Miguel Angel. Il gol di Morata è per te", è stato il messaggio postato sui social dal profilo ufficiale della Nazionale spagnola a fine partita. Un'altra rete messa a segno dai ragazzi di Luis Enrique nella notte di Siviglia.

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